Sconterà gli arresti domiciliari a casa Alex Pompa, il 18enne reo confesso dell’omicidio del padre a Collegno.
L’omicidio di Collegno avvenne lo scorso 30 aprile, quando il ragazzo colpì il padre al termine dell’ennesima reazione violenta da parte dell’uomo. Il Tribunale del riesame ha concesso i domiciliari ad Alex Pompa.
L’omicidio di Collegno
Era la sera del 30 aprile quando Alex Pompa, 18 anni, uccise il padre, Giuseppe, al culmine di una discussione, con 24 coltellate. In casa con loro c’erano anche la moglie e l’altro figlio della coppia, Denis.
Alex uccise il padre, operaio 52enne, per difendere la madre ed il fratello dall’ennesima violenza.
Stando alle testimonianze dei vicini di casa, pare infatti che in casa Pompa le liti e le discussioni fossero all’ordine del giorno. Circostanza confermata poi anche dalla moglie di Giuseppe Pompa, vittima di continue vessazioni e gelosie da parte del marito.
La sera del 30 aprile Alex sarebbe intervenuto per salvare la madre ed il fratello dall’ennesima crisi violenta del padre.
Pare che la sera della tragedia, il fratello di Alex avesse chiesto aiuto allo zio.
“SEI L’UNICO CHE ASCOLTA. DEVI INTERVENIRE IN MODO DRASTICO. QUI RISCHIAMO TUTTI LA VITA”
è il contenuto del messaggio inviato da Denis, 22 anni.
Concessi i domiciliari ad Alex Pompa
Come riferisce anche Fanpage, il Tribunale del Riesame di Torino ha concesso gli arresti domiciliari al 18enne, reo confesso dell’omicidio di Collegno.
Le famiglie di 4 amici di classe del ragazzo si erano offerte di accoglierlo in casa, per permettergli di preparare e sostenere l’esame di maturità.
Il giudice ha quindi accolto la richiesta ed Alex sarà ospitato a casa del compagno di banco.
Il legale del ragazzo ha presentato in Tribunale un memoriale di oltre 800 pagine, in cui sono contenuti i messaggi che ben descrivono la difficile situazione vissuta a casa Pompa.
“Questo ragazzo merita la vita normale che non ha avuto negli ultimi 18 anni”
ha detto in udienza il legale.