Bonus Partite IVA 600 euro mese di Aprile: allargata la platea dei beneficiari.
Con l’emergenza Covid-19 il fatturato ed il giro d’affari delle Partite IVA si è ridotto notevolmente e, in molti casi, si è azzerato.
Con la pubblicazione del Decreto Rilancio è stata allargata la platea dei beneficiari del Bonus Partite IVA 600 euro.
Pertanto, altre 365.000 persone avranno diritto ad un bonus da 600 euro per il mese di marzo. Sono soprattutto i lavoratori stagionali del settore turistico, gli autonomi occasionali, i lavoratori intermittenti ed i venditori porta a porta.
Il Bonus Partite IVA 600 euro (mese di marzo) era rivolto a tutti i lavoratori dipendenti che lavoravano in un settore diverso da quello turistico, che sono stati licenziati tra il 1° gennaio 2019 ed il 31 gennaio 2020, purché abbiano svolto in questo periodo almeno 30 giornate di lavoro.
Bonus 600 euro Lavoratori Autonomi senza Partita IVA
Al Bonus 600 euro possono accedere anche i lavoratori autonomi senza Partita IVA, che non sono iscritti ad una forma di previdenza obbligatoria.
Inoltre, questi abbiano avuto un contratto autonomo occasionale con ritenuta d’acconto tra il 1° gennaio 2019 ed il 23 febbraio 2020 e risultino iscritti al 23 febbraio 2020 alla Gestione Separata INPS.
Bonus Partite IVA 600 euro per i Venditori Porta a Porta
Anche i venditori porta a porta possono accedere al Bonus Partita IVA 600 euro nel caso in cui abbiano la Partita IVA attiva e risultino iscritti al 23 febbraio 2020 alla gestione separata dell’INPS.
Inoltre, non devono essere iscritti ad altre forme di previdenza obbligatorie e devono aver dichiarato un reddito annuo nel 2019 superiore a 5 mila euro.
Bonus 600 euro Partite IVA in automatico
Chi ha percepito il Bonus Partite IVA 600 euro per il mese di marzo non dovrà presentare la domanda all’INPS.
Infatti, lo stesso Bonus 600 euro sarà accreditato automaticamente entro pochi giorni dalla pubblicazione del Decreto Rilancio.
Il Bonus Lavoratori Autonomi sarà erogato anche per il mese di maggio, ma è probabile che da 600 euro aumenti a 1.000 euro.