Hong Kong è nuovamente teatro di proteste per la legge sulla sicurezza. Carica della Polizia con lacrimogeni e scontri.
Nuova marcia dei manifestanti ad Hong Kong per la nuova legge sulla sicurezza. Non sono mancati gli scontri e le tensioni.
Proteste e scontri tra manifestanti e polizia
La polizia ha esploso numerosi gas lacrimogeni nella zona di Causeway Bay, dove centinaia di persone hanno protestato per la legge cinese sulla sicurezza che è ora in discussione presso il Congresso del Popolo di Pechino. I manifestanti puntano il dito contro accusando Pechino di infliggere il colpo definitivo all’autonomia del Paese.
I manifestanti vedono questa decisione come una minaccia per la libertà di ogni cittadino:
“una Cina e due sistemi”
Tutti i manifestanti si sono divisi nei due punti principali della città, ovvero al Grande Magazzino Sogo e al Southorn Playground di Wanchai, per iniziare una marcia non autorizzata dimostrando la loro determinazione nella lotta per la democrazia.
La polizia era già pronta per contrastare i manifestanti, presentandosi in assetto antisommossa con l’ordine per la folla di disperdersi. Ma i rivoltosi hanno risposto con gli slogan tra cui:
“niente rivoltosi, solo tirannia”
Il primo lacrimogeno è stato lanciato ed uno degli attivisti è stato arrestato mentre faceva il suo discorso, fuori dal centro commerciale di Sogo: le manette sono scattate anche per la mancata osservanza alle regole anti coronavirus.
Secondo il Governo di Pechino la legge deve essere approvata immediatamente e senza alcun ritardo. Nelle prossime ore ci saranno maggiori informazioni in merito alla manifestazione e protesta.