Una storia incredibile, iniziata con un rapimento e terminata come nella più bella delle favole. Due genitori hanno ritrovato il figlio dopo 32 anni.
Il bambino era stato rapito quando aveva soltanto 2 anni. I genitori hanno ritrovato il figlio grazie ad un software di riconoscimento facciale.
La storia di Mao Yin
Aveva soltanto 2 anni il piccolo Mao Yin quando venne rapito. Il piccolo era in giro con il papà, quando, dopo essere entrati in un albergo nella città di Xi’an, il bimbo sparì nel nulla.
Mao Yin venne venduto ad una coppia senza figli della provincia di Sichuan e fu poi cresciuto con il nome di Gu Ningning. Alla fine del mese scorso, la polizia di Xian ha ricevuto una soffiata da un anonimo, che ha raccontato della “compravendita” di un bambino da parte di un uomo del Sichuan alla fine degli anni ’80.
La polizia cinese ha quindi deciso per la riapertura delle indagini.
L’utilizzo del software facciale
Con l’utilizzo di un software di riconoscimento facciale è stata analizzata una vecchia foto del piccolo Mao, dalla quale si è prodotta poi una simulazione delle sembianze da adulto.
Attraverso l’incrocio dei dati si è così risaliti al 34enne Gu Ningning, residente nella città di Mianyang. Le forze dell’ordine hanno poi chiesto l’esame del Dna, che ha confermato quanto già sospettato. Il 34enne era proprio il piccolo Mao Yin, rapito 32 anni fa.
Lo scorso lunedì Mao ha rivisto per la prima volta i genitori naturali, durante una conferenza stampa della polizia.
Momenti di commozione quelli vissuti dal giovane e dalla madre.
“Non voglio che mi lasci più. Non lo lascerò mai più”
ha detto la donna. Il 34enne, che oggi vive e lavora come decoratore a Sichuan, ha annunciato di volersi trasferire a Xi’an per poter stare finalmente vicino alla sua famiglia.