In questi giorni si è parlato molto di assistenti civici, ma chi sono e qual è il loro ruolo in questa delicata fase due del Coronavirus?
Gli assistenti civici fanno parte della fase due e in molti si stanno chiedendo quale sia il ruolo in questo delicato momento.
Chi sono e cosa fanno gli assistenti civici?
Questa figura compare ora durante la delicata fase due sta attraversando tutta Italia, con la riapertura delle attività e una maggiore consapevolezza della pandemia. Questa figura indosserà – per essere riconosciuta – una pettorina blu con la scritta identificativa “ispettore civico” e saranno a totale disposizione del sindaco. Gli stessi dovranno ricordare – con gentilezza e garbo – a tutte le persone di non creare assembramenti e tutelare la salute di tutti quanti.
Questa la spiegazione che è stata fatta dal Ministro Boccia al Tg1 e riportato da AdnKronos:
“La minoranza che non rispetta le regole, dovrà farlo. Perché solo così ci si potrà difendere dal virus”
La nota di Boccia e Decaro descrive questa figura come persone di estrema importanza che verranno impiegate dai sindaci:
“per attività sociali, per collaborare al rispetto sul distanziamento sociale e per dare un sostegno alla parte più debole della popolazione”
Quale sarà il loro compito?
Il compito primario di questa figura sarà quella di verificare e controllare che durante la fase di riapertura delle attività – soprattutto quelle legate alla ristorazione – le persone rispettino tutte le norme di sicurezza per evitare che la curva dei contagi torni nuovamente a salire.
Questi assistenti – come si evince dal bando – potranno essere volontariamente reclutati tra i disoccupati, tra chi non ha vincoli di lavoro, tra chi prende il reddito di cittadinanza, chi usufruisce l’ammortizzatore sociale tra cui la cassa integrazione.
Il totale delle persone potranno essere all’incirca 60mila volontari.