Ci sarebbe già un fermo per l’omicidio del 17enne e il ferimento dell’amico, avvenuto a Gragnano nella notte tra domenica e lunedì.
Rissa finita in tragedia: fermato un giovanissimo per l’omicidio del 17enne a Gragnano. Ancora grave l’amico rimasto ferito.
Omicidio a Gragnano
Una rissa finita in tragedia: è quanto accaduto nella notte tra lunedì e martedì scorsi a Gragnano, Napoli. Un ragazzo di 17 anni è morto dopo essere stato accoltellato, mentre l’amico 30enne è rimasto gravemente ferito.
Sarebbe stato proprio l’amico a portare in ospedale il 17enne, che è morto poco dopo il suo arrivo per le gravi ferite al torace e all’inguine. Il 30enne è stato sottoposto ad un intevento chirurgico e le sue condizioni sarebbero ancora gravi, ma non sarebbe in pericolo di vita.
I due, entrambi di Pimonte, comune vicino a Gragnano, sarebbero rimasti coinvolti in una lite in via Vittorio Veneto. Il 17enne morto nella rissa è il nipote del boss ergastolano, Nicola Carfora.
Fermato un giovanissimo
Come riferisce anche Cronache della Campania, ci sarebbe già un fermo per l’omicidio del ragazzo. Si tratterebbe di un giovanissimo, identificato grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza.
Le forze dell’ordine starebbero dando la caccia ad altri 6 giovanissimi, implicati nella rissa finita in tragedia. Stando alle prime ipotesi investigative, dietro l’omicidio del 17enne ci sarebbe la gestione del traffico di droga nel quartiere napoletano.
La sera precedente alla drammatica lite, le due bande criminali contrapposte si sarebbero date appuntamento a Castellammare di Stabia, dove c’era stato un primo scontro. Poi, nella notte tra il 24 ed il 25 maggio, la tragedia a Gragnano.