Omicidio di Jessica Faoro, la ragazza di 19 anni che perse la vita per aver rifiutato le avance di Alessandro Garlaschi ora condannato all’ergastolo. Per la madre della ragazza si tratta di una pena troppo lieve.
Alessandro Garlaschi responsabile dell’omicidio di Jessica Faoro, ha chiesto ai giudici di uscire di prigione per lavorare e risarcire il danno.
Era il 7 febbraio 2014
L’omicidio di Jessica Faoro avvenne il 7 febbraio del 2014. La ragazza aveva soltanto 19 anni. La sua morte si consumò in un appartamento a Milano, in via Brioschi. Ad ucciderla fu Alessandro Garlaschi con 85 colpi di coltello. A scatenare la sua furia omicida fu il fatto che la ragazza non accettò le sue avance sessuali. Dopo aver commesso il folle gesto, l’uomo decise di carbonizzare il cadavere della giovane. Jessica aveva accettato una stanza in affitto dall’uomo in cambio di pulizie.
Confermato l’ergastolo
La condanna all’ergastolo con rito abbreviato è stata confermata dalla Corte d’Assise d’Appello di Milano. Anna Maria Natella, la mamma della ragazza, ha affermato che l’ergastolo non sarà in grado di cancellare ciò che l’uomo ha fatto. Come si legge su TgCom24 la donna ha affermato:
“E’ stata fatta giustizia e per questo Jessica almeno potrà stare tranquilla. La tristezza c’è sempre e nulla potrà ridarmi quel che ho perso”.
Intanto, Garlaschi si è scusato con i giudici. Era in collegamento video e ha affermato che, se fosse uscito di prigione avrebbe lavorato risarcendo i danni. Successivamente, Francesca Santini, la legale dell’uomo, ha specificato che il suo assistito non era in se ed è intervenuto spontaneamente.