Boccia, il passaporto sanitario è incostituzionale

Passaporto sanitario: è guerra tra Boccia e Solinas

Ultimamente si sente spesso parlare di passaporto sanitario: la proposta dell’obbligo di introdurre un lasciapassare è del Governatore della Sardegna Solinas, che fa pressing sul Governo Conte.

A tale proposito il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia, in audizione alla Commissione Federalismo fiscale della Camera, invita a rileggere attentamente l’articolo 120 della Costituzione.

Dal tenore della norma costituzionale una Regione non può adottare provvedimenti che ostacolino la libera circolazione delle persone.

Pertanto, non servirà alcun passaporto sanitario, ha sottolineato il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia dopo le polemiche delle due isole maggiori, preoccupate dal possibile arrivo di turisti contagiati.

Passaporto sanitario, Solinas: “inutile litania neocentralista”

All’incostituzionalità del passaporto sanitario dichiarata da Boccia, il Governatore della Sardegna Solinas ha risposto:

“non ci saremmo aspettati l’inutile litania neocentralista che vuole riaffermare una supremazia prepotente dello Stato rispetto alle Regioni nell’architettura della Repubblica come definita da novellato titolo V”.

Il Governatore della Sardegna Christian Solinas commenta che, a pochi giorni dal 3 giugno, si sarebbe aspettato una proposta di soluzione chiara sulle riaperture tra Regioni.

Passaporto sanitario: l’intervento di Musumeci

In Sicilia c’è un’ordinanza che impedisce di entrare nella Regione fino al 7 giugno.

Il Governatore Musumeci spiega di avere intenzione di

“aprire l’isola ai turisti già dal 7 giugno, ma la ragione mi dice di aspettare il dato nazionale prima di decidere”

Decisione che potrebbe essere presa sabato 30 maggio, quando ci sarà l’ennesimo incontro e braccio di ferro tra Regioni e Governo:

“Credo che serva la responsabilità di tutti. O si autorizza la mobilità in tutte le Regioni o in tutte la si impedisce. Questo deve deciderlo Roma”,

sottolinea Musumeci.

Per consentire l’ingresso in Sicilia, anche Musumeci ha pensato a una sorta di patente di immunità, un passaporto sanitario, un lasciapassare

“per garantire la sicurezza sanitaria e la tranquillità sociale di chi in Sicilia vive e di chi ci arriva”.

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