Bonus Prima Casa 2020: misure e benefici fiscali previsti dalla normativa
La Legge di Bilancio n.160 del 27/12/2019 pubblicata in GU n. 304 del 30/12/2019 ha stabilito la proroga di molte delle detrazioni fiscali che riguardano il pacchetto “bonus casa” anche per il 2020.
Sarà possibile anche per il prossimo anno, accedere agli incentivi Ecobonus o Superbonus al 110% come alle detrazioni per gli interventi su terrazze e giardini ed a quelle per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici.
Tra le novità del pacchetto “Bonus Casa 2020” figura il Bonus Facciate, che con l’art. 70 la Legge di Bilancio ha modificato le modalità dello “sconto in fattura”, già introdotto durante lo scorso anno.
Bonus Casa 2020: quali sono i benefici fiscali previsti dalla normativa?
Rientrano nel pacchetto “Bonus Casa 2020” i seguenti interventi e benefici fiscali:
- Bonus ristrutturazioni 2020 con applicazione della detrazione IRPEF applicata con un’aliquota pari al 50% su un massimo tetto di spesa pari a 96.000 euro. Tali detrazioni fiscali hanno una durata di 10 anni e spettano ai contribuenti che effettuano lavori di restauro, risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia.
- Superbonus al 110%: misura prevista dal Decreto Rilancio utile per sostenere la ripresa del settore edile. Il Superbonus al 110% spetta a tutte le famiglie per i lavori svolti nella prima casa e nei condomini dal primo luglio 2020 al 31 dicembre 2021. Inoltre, l’Ecobonus al 110% opera anche per le seconde case che fanno parte di un condominio.
- Bonus mobili 2020: l’agevolazione spetta solo a chi ha eseguito interventi di ristrutturazione effettuati prima dell’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. La percentuale da detrarre è del 50% ma su un massimo di spesa di 10.000 euro.
- Bonus verde 2020: l’agevolazione prevede la detrazione pari al 36% per la riqualificazione urbana da parte di privati e condomini per giardini, balconi, etc.,
- Sismabonus 2021: la detrazione fiscale incentiva i lavori di messa in sicurezza e di consolidamento strutturale degli edifici esistenti che garantiscano un miglioramento di almeno 1 classe di rischio sismico.