E anche l’ultimo giorno di lezione online salta l’8 giugno in previsione dello sciopero degli insegnanti. Che cosa contestano?
La protesta arriva all’ultimo giorno di lezione didattica online degli studenti con lo sciopero degli insegnanti indetto per l’8 giugno.
La protesta degli insegnanti
Tantissimi mesi di didattica online per la questione Coronavirus e tantissime proteste da parte degli insegnanti ma anche degli studenti. I sindacati di Cgil, Cisl, Uil, Gilda e Snalls hanno confermato uno sciopero per l’8 giugno – data che segna la fine delle lezioni. Una proposta nata online che ha visto grande partecipazione da parte degli insegnanti in tutta Italia.
La protesta nasce dall’insoddisfazione per le soluzioni che sono state trovate per il prossimo anno scolastico. I sindacati puntano il dito sul Dl scolastico approvato in Senato: questo ha stabilito una assunzione di 32mila precari ma attraverso un concorso da svolgere dopo l’estate e non per titoli.
Non è l’unica preoccupazione, infatti gli addetti ai lavori si fanno domande in merito a cosa accadrà a settembre: ridurre gli alunni per classe significa nuovi insegnanti e didattica a gruppi piccoli ma sembra che tutto questo non sia fattibile. Gli insegnanti chiedono un concorso – come si evince anche da TgCom24 – con rinnovo di contratto per tutte le risorse aggiuntive.
Le sigle sindacali hanno evidenziato che per la scuola sarebbero necessari sino a 5 miliardi mentre il Governo ne ha riservati solo 1,5 miliardi in merito al rientro previsto a settembre. Il Ministro Azzolina rassicura:
“a settembre riporteremo studenti tra i banchi. lo faremo seguendo le indicazioni del documento del Comitato tecnico Scientifico che individua regole e buon senso”