Sugli spostamenti dal 3 giugno il Governo e i Presidenti hanno non pochi dubbi: i turisti potrebbero venire tracciati?
Tracciamento dei turisti per gli spostamenti dal 3 giugno? Questa la decisione del Governo che vuole preservare la sicurezza di tutti i cittadini.
Cosa accadrà dal 3 giugno in Italia
Come si evince da Il Corriere della Sera, tutti i dati di chi viaggia verranno conservati per due settimane. Un tracciamento necessario per garantire la sicurezza di tutti gli utenti.
Questa è la decisione del Governo che ha deciso di concedere questa particolarità a tutte le regioni che temono in una seconda ondata di contagi. Prima della data fatidica ci potrebbe essere un comunicato da parte del Premier Conte, ma non un nuovo Dcpm o regolamentazione, infatti lo spostamento tra Regioni era già stato deciso nel precedente firmato il 18 maggio.
Il Premier potrebbe però fare alcune raccomandazioni in merito ai viaggi che si andranno ad affrontare, con le regole fondamentali che restano le medesime di sempre come:
- Il distanziamento sociale
- Uso della mascherina all’interno dei luoghi chiusi e quando non è possibile mantenere una distanza di almeno un metro
- Evitare in qualsiasi modo gli assembramenti
Sempre come si evince dal quotidiano, i Governatori potranno firmare delle ordinanze restrittive: se dovessero emergere nuovi focolai si potrà procedere con le zone rosse e la chiusura per sicurezza di alcune aree.
I controlli verranno svolti anche sulle navi e sugli aerei, con misurazione della temperatura, tracciamento e in caso di qualcuno positivo o contatto diretto con positivo si procederà alla quarantena.
In aeroporto si compilerà un modulo preposto con tutte le informazioni relative al passeggero e la storia completa di quanto accaduto prima di affrontare il viaggio. Il modulo verrà conservato per 14 giorni – esattamente come quello che si compila in alcuni ristoranti e in palestra.