Reddito di emergenza: come fare domanda e quando arriveranno i soldi
Quando arriveranno i soldi del Reddito di Emergenza? Fino alla fine del mese di giugno c’è la possibilità di presentare la domanda per richiedere il Reddito di Emergenza.
Il ritardo della pubblicazione del Decreto Rilancio in Gazzetta Ufficiale ha comportato un allungamento dei tempi di erogazione del Reddito di Emergenza.
Per questo, i soldi della misura di natura economica non arriveranno prima del mese di luglio.
Sono 150.000 le domande pervenute all’INPS per l’indennità inserita nel Decreto Rilancio, è quanto ha annunciato su Twitter la Ministra della Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone, che scrive:
«Per il reddito di emergenza la procedura è già avviata e le domande presentate all’INPS sono a quota 150mila.
Grazie al ministro Nunzia Catalfo per il suo infaticabile lavoro: con il Movimento 5 Stelle al governo nessuno rimarrà indietro».
Sul sito dell’INPS è presente e scaricabile il modulo di richiesta del Reddito di Emergenza. Per compilarlo è necessario inserire le credenziali con PIN dispositivo, SPID, CIE, o CNS.
Al momento della richiesta del Reddito di Emergenza è necessario essere in possesso del modulo ISEE in corso di validità.
Una volta effettuato l’accesso, è necessario cliccare a sinistra su “Gestione domanda” del Reddito di emergenza e scegliere “Acquisizione” per accedere al modulo, che si articola in tre quadri (A, B, C).
Reddito di Emergenza: quanti soldi arriveranno?
Il Reddito di Emergenza verrà disposto per due quote e per un importo minimo di 400 euro e massimo di 800 euro.
Nel caso in cui il nucleo familiare sia composto dal solo richiedente sarà accreditata la somma di 400 euro al mese.
Reddito di Emergenza: chi è escluso?
Il Reddito di Emergenza non spetta a tutti coloro che percepiscono il Reddito di Cittadinanza.
Inoltre, sono esclusi dal Reddito di Emergenza tutti coloro che abbiano anche un solo componente che ha beneficiato di una delle indennità previste dal Decreto Cura Italia del 17 marzo 2020.
Sono esclusi anche coloro che abbiano componenti titolari di rapporto di lavoro dipendente, la cui retribuzione è superiore all’importo del reddito di emergenza mensili.
Non beneficiano del Reddito di Emergenza tutti coloro che abbiano anche un solo componente titolare di pensione.