The Mask compie 26 anni, vediamo alcune curiosità relative al film cult anni ’90 con Jim Carrey e Cameron Diaz
Sapete tutto su The Mask? Scopriamo insieme delle chicche riguardanti il celebre film che consacrò Jim Carrey al successo!
Il successo di The Mask
The Mask uscita nelle sale cinematografiche il 29 luglio del 1994. Il film comico diretto da Chuck Russell, consacrò Jim Carrey come uno degli attori più versatili della sua generazione.
La pellicola è liberamente tratta dai fumetti Dark Comics che vedono un triste e bistrattato impiegato di banca, Stanley Ipkiss, trasformare la sua personalità grazie a un’antica maschera. Il costume cambia anche il suo aspetto, rendendo irriconoscibile il suo volto, divenuto verde.
Il film raccolse oltre 350 milioni di dollari d’incasso e fu uno dei film di maggiore successo di quegli anni e fino ad adesso, anno in cui compie 26 anni.
Alcune curiosità sul film
Il cambio di sceneggiatura
Il film, basato appunto su un fumetto della Dark Horse, sarebbe dovuto essere caratterizzato da trame horror e crude. Dopo aver ingaggiato Jim Carrey, però, Chuck Russell volle stravolgere la sceneggiatura, virandola sul grottesco e sull’assurdo.
Spumeggiante
The Mask è noto per le sue iconiche battute. Tra queste, la celebre espressione soddisfatta pronunciata dall’attore Jim Carrey, che secondo il pubblico direbbe “Spumeggiante!”. In realtà, la battuta originale è “Sfumeggiante!”, coerente traduzione della battuta originale “Smokin’!”. A rivelare questo errore e a far crollare le certezze del pubblico ci ha pensato il doppiatore italiano di Jim Carrey, Pino Quartullo.
Il provino di Cameron Diaz
Il film fu molto importante per la scalata verso il successo di Cameron Diaz. I produttori conobbero la giovane per caso, fuori da un’agenzia di modelle. Per ottenere la parte, però, pare che l’attrice dovette sottoporsi a ben 12 provini.
I look del film
The Mask è ricordato anche per i suoi outfit bizzarri. Il vestito giallo canarino del protagonista fu una scelta geniale della madre di Carrey stesso, che lo aveva concepito sin dai tempi dei suoi primi stand up comedy, per colpire l’attenzione del pubblico. In principio, Carrey non avrebbe dovuto parlare nei momenti in cui era trasformato, anche a causa degli ingombranti denti che caratterizzano la maschera verde che indossava. Nonostante ciò, Carrey riusciva a parlare perfettamente e per questo si decide di spalmare il suo copione lungo tutta la durata del film.
Gli effetti speciali
Tre studi di animazione e di grafica furono impiegati per realizzare tutti gli effetti speciali del film. La possibilità di trasformare il personaggio protagonista in modo continuo, mediante gli effetti animati, fu un’altra delle ragioni per cui Carrey accettò di interpretare il film. Nel corso delle riprese, infatti, si divertì a imitare Taz – il diavolo della Tasmania o la puzzola Pepé Le Pew.
La maledizione del sequel
Nonostante il successo clamoroso del primo film e l’offerta pari a 10 milioni di dollari, Jim Carrey rifiutò di partecipare al sequel di The Mask. Nel sequel “Son of the Mask”, quindi, non c’è traccia di Carrey. Il film fu un totale disastro. I fan dell’attore hanno più volte invitato Jim a ritornare sul set e sembra che attualmente Carrey sia intenzionato a farlo, in base a delle dichiarazioni:
“Penso che ora potrei fare parte dei miei sequel. Sono nel mood di rivisitare certe cose che ho fatto, i ragazzi vengono sempre da me chiedendomi di The Mask o Ace Ventura. È una nuova generazione di fan.”