L’Emilia-Romagna pianterà 4,5 milioni di alberi, uno per ogni abitante della regione. Diventerà un corridoio verde nel nord Italia.
L’Emilia Romagna diventerà un corridoio verde. Nei prossimi 5 anni verranno piantate 4,5 milioni di alberi, uno per ogni abitante della regione. Il presidente della Regione Stefano Bonaccini ha appena presentato il piano, grazie al quale spera di ridurre il proprio impatto ecologico. L’obiettivo è arrivare a neutralizzare 44.000 tonnellate di anidride carbonica annue e nel contempo aumenteranno del 20% le aree verdi nelle città della regione.
Il progetto di piantumazione
Piantare alberi è un ottimo modo per poter ridurre l’impatto ambientale e nel contempo depurare l’aria. Nonostante qualcuno nutra dei dubbi sull’utilità, la maggior parte delle evidenze scientifiche, confermano come gli alberi siano in grado di depurare l’aria in maniera del tutto naturale. Assorbono l’anidride carbonica, le varie emissioni prodotte dall’uomo, contribuendo a ridurre il cambiamento climatico.
Bonaccini ha scritto sul suo profilo Facebook:
“Alcuni mesi fa avevo piantato il primo simbolico albero dei 4,5 milioni che avevamo deciso di piantare in Emilia-Romagna, uno per ogni abitante. Oggi abbiamo presentato il piano per i primi 500mila già entro quest’anno, gli altri 4 milioni nei prossimi quattro anni. Poniamo le basi per far diventare la nostra regione “corridoio verde” d’Italia.”
Si tratta di una nuova svolta ecologista del presidente Bonaccini. La Regione Emilia Romagna non si limiterà a piantumare nuovi alberi, ma andrà a toccare molti settori come la mobilità sostenibile e gratuita in ambito scolastico, il risparmio energetico o la cura del territorio.
Irene Priolo, assessore all’Ambiente ha precisato in un suo post su Facebook che piantando così tanti alberi, sarebbe come spegnere in totale 26.000 auto. Si fornirebbe inoltre ad ogni abitante 5 metri quadri, riqualificando nel contempo l’ambiente urbano ed il verde in città ed in ambito rurale. Saranno inoltre piantati altri 2 milioni di alberi, che permetteranno di realizzare dei boschi tematici, come quello che sorgerà lungo l’asta del Po.
Molto importante inoltre sarà la specie delle piante, che saranno tutte autoctone. Inoltre sarà seguita la crescita di ogni albero tramite la geolocalizzazione. Il progetto sarà finanziato attraverso uno stanziamento per il 2020 di 1,6 milioni di euro.