Altre due settimane di detenzione per Patrick Zaky, lo studente egiziano dell’Università di Bologna detenuto dallo scorso febbraio.
Si terrà il prossimo 16 giugno la nuova udienza. Il rinnovo di custodia sarebbe avvenuto senza la presenza di Patrick Zaky, né dei suoi avvocati.
L’attivista egiziano resta in carcere
Si è tenuta presso la Procura di sicurezza al Cairo, la nuova udienza per decidere le sorti dell’attivista egiziano Patrick Zaky.
Lo scorso mese di marzo il giovane attivista venne poi trasferito nel carcere di Tora, dove ci sono detenuti politici.
L’account che avrebbe pubblicato messaggi d’istigazione alla violenza è un profilo fake: questa la tesi dei legali dell’attivista.
Il rinnovo della custodia per l’attivista, come riferisce anche Fanpage, sarebbe avvenuto senza la presenza né del ricercatore, né dei suoi legali.
Il giovane studente non vede la sua famiglia dallo scorso 9 marzo.
“L’ultima volta che Patrick si è presentato davanti a un pubblico ministero è stata il 7 marzo, il che significa che Patrick è stato in detenzione preventiva senza presentarsi davanti a un pubblico ministero già da quasi tre mesi”.
È la denuncia fatta dai membri del gruppo Patrick libero, che si batte proprio per la liberazione dello studente.
Prossima udienza fissata per il 16 giugno
La prossima udienza in Tribunale per discutere della scarcerazione del giovane attivista è stata fissata per il 16 giugno.
Amnesty International avrebbe denunciato alcuni casi di Covid-19 nella prigione di Tora, dov’è detenuto il ragazzo. L’ambasciatore italiano al Cairo ha quindi chiesto una scarcerazione immediata per motivi umanitari.
Patrick Zaky sarebbe un soggetto particolarmente a rischio.