L’associazione Plastic Free Odv Onlus spinge verso il Plastic Free, con campagne in tutta Italia oltre a raccogliere 4.500 kg di rifiuti in plastica.
L’associazione Plastic Free Odv Onlus spinge verso l’eliminazione della plastica, usando delle campagne di sensibilizzazione in tutta Italia. Non si ferma a questo, è arrivata a raccogliere 4.500 kg di rifiuti in plastica.
Le campagne in atto
Questa onlus ha in corso diverse campagne per sensibilizzare le persone a smettere d’usare la plastica. Sono state spinte 100 scuole a diventare istituti plastic free. Grazie all’attività di quest’associazione.
La Plastic Free Odv Onlus è guidata da Luca De Gaetano. Durante la sua attività sul territorio italiano ha raccolto 4.500 chilogrammi di rifiuti in plastica. Attualmente sta avviando una campagna di sensibilizzazione contro guanti e mascherine smaltiti nel modo scorretto e che sono purtroppo gettati a terra.
Un’associazione giovane, nata lo scorso 26 luglio, supportata da molti attivisti che puliscono giornalmente le spiagge ma anche luoghi urbani come strade, marciapiedi e piazze. Il pulire dai rifiuti di plastica, è visto come una vera e propria missione.
Luca De Gaetano è un imprenditore esperto di marketing, conoscenze molto utili per raggiungere il suo obiettivo d’informare. Applica le stesse strategie che si usano per vendere i prodotti più disparati. Plastic Free in questo breve periodo è arrivata a 151 milioni di utenti sui canali social, 200.000 utenti facebook e 27.000 follower su Instagram.
“Bevevo oltre 5 litri d’acqua al giorno, ogni giorno erano dalle 4 alle 6 bottiglie d’acqua consumate che andavano a finire nella busta della plastica. Ho iniziato a pensare a quante bottiglie avessi utilizzato negli ultimi 5 anni, senza calcolare le bottigliette che spesso compravo in giro. Risultato? 9.125 bottiglie di plastica.”
Questo ha spinto Luca De Gaetano ad informarsi sulla plastica e sui suoi danni. Una volta capito l’impatto, ha deciso di agire ed è nata la sua Onlus. Ha deciso di sfruttare le sue competenze, per poter sensibilizzare gli altri. Scelto il logo della tartaruga, le sue campagne sono partite.
La raccolta parte prevalentemente dalle foci dei fiumi nei mari, per poi passare in spiaggia dove c’è la maggior concentrazione dei quantità di rifiuti in plastica. Accanto alle bottiglie, il polistirolo per conservare gli alimenti è l’oggetto maggiormente ritrovato. Ora lo scopo è realizzare 10 grandi eventi in tutt’Italia e altri piccoli appuntamenti di raccolta.
Il 15 giugno inoltre partirà il “Progetto tartarughe” che collabora coi centri di recupero di tartarughe e cetacei, che prevedrà una sorta di adozione, per sostenere a distanza questi animali che una vota curati saranno rimessi in libertà. Un altro progetto è “Comuni Plastic Free” che punta a creare Comuni liberi dalla plastica.