Il caso di Marco Vannini ora verrà di nuovo studiato dal principio, ma spunta una frase di Federico Ciontoli durante l’approfondimento di Quarto Grado del 5 giugno.
Quarto Grado durante la sua ultima puntata si è occupato del caso terribile di Marco Vannini: c’è una frase di Federico Ciontoli che non è mai andata agli atti e potrebbe nascondere una verità.
Il processo per l’omicidio di Marco
La Cassazione ha annullato la condanna di secondo grado e ora tutti i membri della famiglia Ciontoli dovranno rispondere nuovamente davanti al Tribunale.
Tantissime le indagini, le omissioni, le testimonianze e alcune frasi che non sono state messe agli atti – tanto da non combaciare tra loro. Ecco cosa è emerso durante la puntata di Quarto Grado del 5 giugno.
La frase di Federico Ciontoli non agli atti
C’è una conversazione della famiglia Ciontoli che è stata intercettata in caserma, mentre i vari membri della famiglia erano in attesa di essere ascoltati dal Magistrato. Frasi, alcune delle quali non acquisite agli atti, che non concordano con quanto poi rilasciato in Aula durante il processo.
C’è una frase di Federico Ciontoli che non è stata messa agli atti ma potrebbe contenere una verità. Questa viene pronunciata nel momento in cui si trovano Antonio – Federico e Martina in caserma seduti sul divano, in attesa. Poche ore dopo la tragica morte di Marco, la famiglia commenta e parla di quanto accaduto: in quel momento la microspia registra la frase di Federico:
“Glielo avevi detto che a te l’ogiva ti sembrava una ciste? Pensavi fosse una ciste?”
Ripete due volte al padre, Antonio Ciontoli.
Questo significa che la protuberanza che era presente sul corpo di Marco fosse ben visibile a tutta la famiglia. Nonostante questo, in aula hanno omesso questa parte dichiarando che per loro si trattasse solo di una ferita superficiale. Ma è anche Martina – sempre durante l’intercettazione in Caserma – a confermare quanto detto dal fratello:
“nella vasca ce l’aveva già…sembrava una ciste”