Stati Uniti-Iran: scambio di prigionieri, è un segno di riapaccificazione?

Scambio prigionieri tra USA e Iran, “viene meno il gelo”

Si è concluso uno scambio di prigionieri fra Stati Uniti e Iran: il ritorno a Teheran di un medico iraniano-americano accusato di spionaggio industriale, Sirous Asgari, rilasciato da un carcere statunitense dov’era detenuto con l’accusa di aver violato le sanzioni.

La prima metà dello scambio è avvenuta lo scorso giovedì quando l’Iran ha rilasciato un ex ufficiale della marina statunitense, Michael White.

Quest’ultimo era stato detenuto dal 2018 ed era stato condannato a 13 anni di carcere con l’accusa di aver offeso il leader supremo dell’Islam rivoluzione e divulgato informazioni riservate online.

Scambio prigionieri USA e Iran, segnali di disgelo dopo la “burrasca”

Lo scambio tra USA e Iran rappresenta un piccolo segno di disgelo alla fine di un periodo burrascoso.

Sullo sfondo c’è la decisione di Donald Trump di uscire dall’accordo nucleare che era stato voluto dal suo predecessore Barack Obama, un accordo in cui Cina, Russia, Germania, Francia e Regno Unito partecipano ancora con l’Iran.

USA, il Presidente Trump ripristina il regime di sanzioni economiche stringenti

Trump nel denunciare quell’accordo ha ripristinato un regime di sanzioni economiche molto stringenti.

Nella crescente ostilità tra Washington e Teheran, va ricordato il ruolo degli attacchi iraniani contro le petroliere nel Golfo Persico, così come il devastante attacco con droni che la scorsa estate ha temporaneamente rimosso una parte delle installazioni petrolifere dell’Arabia Saudita da giocare.

A gennaio, come reazione ad un attacco agli americani in Iraq, c’è stato un raid sul drone americano che ha ucciso il generale Qasem Soleimani.

Tra i più recenti casi di attrito, tuttavia, vi era stata l’invio di cinque navi petrolifere iraniane in Venezuela, a sostegno del regime di Maduro.

L’ultimo ad essere rilasciato, il Dr. Matteo Taerri con doppia cittadinanza americana e iraniana, è un dermatologo residente in Florida.

Fu accusato di violare le sanzioni per l’invio di attrezzature tecniche a Teheran e per aver eluso le normative bancarie effettuando una serie di depositi bancari al di sotto della soglia dei diecimila dollari.

Secondo la versione del governo iraniano, ha cercato di aiutare i ricercatori nel suo paese e di produrre un vaccino.

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