Sono 15 le persone fermate dopo gli scontri avvenuti sabato scorso al Circo Massimo di Roma. Due di loro sono finiti in carcere.
Gli scontri al circo Massimo sono avvenuti durante un sit-in di protesta contro il governo Conte e l’attuale politica economica.
Proteste al Circo Massimo
Un sit-in di protesta in breve tempo sfociato in violenza. È quanto accaduto lo scorso sabato a Roma, durante una manifestazione contro l’attuale governo.
Come riferisce anche La Repubblica, la discussione iniziata tra gruppi di manifestanti ha ben presto coinvolto anche giornalisti, cameraman e forze dell’ordine.
Così la manifestazione organizzata dai “Ragazzi d’Italia” al Circo Massimo di Roma è sfociata in rissa prima ancora di prendere il via. Lanci di bottiglia, petardi e sassi hanno poi fatto il resto.
Nonostante una parte dei tifosi abbia cercato di convincere i più violenti a tornare dentro il Circo Massimo, ormai la situazione era troppo compromessa e dopo poco la manifestazione è finita.praticamente terminata.
Durante il raggruppamento iniziale non sono mancati saluti romani e cori al Duce.
Quindici persone fermate
Sono quindici le persone fermate per gli scontri avvenuti lo scorso sabato al Circo Massimo, in attesa di essere processate per direttissima.
In carcere sono finiti un tifoso romanista ed uno laziale, ritenuti responsabili di aver partecipato attivamente alle proteste, lanciando bottiglie di vetro contro giornalisti, carabinieri e agenti di polizia schierati in via dei Cerchi, la strada che costeggia il campo dove nell’antica Roma correvano i cavalli.
Erano stati gli stessi militanti di Forza Nuova a chiedere formalmente alla Questura l’uso del Circo Massimo.