Recupero oli usati, è un compito che il Conou un’Italia da record. Scopriamo l’importantissima attività a tutela del nostro ambiente.
Recuperare oli usati ed esausti è il compito del olio esausto Conou, è un compito che svolge con grandi record. Non solo raccoglie, ma si occupa anche di rigenerarlo, cioè renderlo di nuovo utilizzabile per lubrificare i motori dei veicoli e nei macchinari industriali. Scopriamo il loro 2019 da record.
Il compito del Conou
Come detto la loro attività rappresenta svariati record. Il Conou, il Consorzio nazionale per la raccolta degli oli minerali usati, nacque to nel 1982 proprio con il compito di raccogliere e rigenerare gli oli esausti. Nel 2019 può vantare la raccolta del 100% del totale, cioè 411,000 tonnellate di olio lubrificante producendo 128.000 tonnellate di basi lubrificanti di alta qualità, 13.000 tonnellate di gasolio e 30.000 di bitume. Si lavora più del doppio rispetto alla Germania.
Le attività di raccolta
Il presidente del Conou Paolo Tomasi, gestisce questo consorzio di economia circolare. Ne fanno parte 70 imprese del settore,che conferiscono quanto raccolto ad uno dei 3 impianti per la raffinazione Lodi, Ceccano (in provincia di Frosinone) e nei pressi di Napoli.
Si raccolgono e rigenerano 6 milioni di tonnellate, che fruttano 5,3 tonnellate pronte all’uso, senza utilizzare risorse primarie. Si risparmiano circa 3 miliardi di euro, ma la salute ambientale non ha prezzo dato che si risparmiano circa 2,6 miliardi di metri cubi d’acqua e non si consumano 9.000 ettari di spazio utilizzato in meno. Si tratta di attività che non si sono mai fermate neppure durante la fase 1. Molte aziende in questo periodo hanno avviato le manutenzioni, portando ad un aumento del 70% di quanto raccolto nello stesso periodo del 2019. Questo porterà ad una contrazione del lavoro-
Il Conou si occupa anche di informare sul corretto smaltimento degli oli esausti, attività monto sentita che punta a sensibilizzare i cittadini sulla corretta gestione di questi rifiuti altamente inquinanti.