Il 2020 avrà un’estate caldissima.Le previsioni degli esperti parlano di un aumento di eventi meteo eccezionale a causa del riscaldamento globale.
Il 2020 avrà un’estate caldissima e secondo gli esperti i cambiamenti climatici faranno aumentare la frequenza e la gravità degli eventi meteorologici estremi. Il continuo aumento delle emissioni di anidride carbonica, fa crescere anche il rischio del presentarsi di tempeste, acquazzoni, ondate di calore molto lunghe, frequenti e con temperature più alte, oltre a rendere più probabili gli incendi.
I rischi del 2020
Negli USA e nei Caraibi la stagione degli uragani si è aperta il primo giugno, con un avvertimento preoccupante fatto dai meteorologi: le tempeste potrebbero essere peggiori rispetto alla norma.
In Europa crescerà invece il rischio di caldo estremo, con un forte rischio di caldo estremo e di incendi. Inoltre in tutto nell’emisfero nord è previsto il picco di temperature tra luglio e agosto, periodo in cui solitamente abbiamo gli incendi più potenti.
Da qui ne consegue l’aumento dei rischi di siccità, desertificazione causati dai cambiamenti climatici. Secondo la Banca Mondiale, che ha creato uno strumento di previsione della siccità, una delle zone che sarà più colpita nei prossimi 6 mesi ci sarà l’Europa meridionale.
Passando a parlare del nostro paese, secondo il Global Climate Risk, dobbiamo tener conto dei dati degli anni precedenti. Nel 2018 l’Italia si è classificata al 21° posto nel mondo per impatto da eventi estremi a causa delle forti ondate di calore, tempeste, inondazioni e altri eventi simili imputabili al cambiamento climatico. Causarono danni economici altissime, si parla di milioni di dollari a persona, ponendo il nostro paese all’8° posto per spese sostenute in quest’ambito. Infine il prezzo umano, siamo al 28° posto nel mondo.
Le previsioni nefaste
Gli esperti ci mettono in guardia, perché questi eventi potrebbero essere ancora più pericolosi a causa della forte probabilità che il 2020 sarà l’anno più caldo al livello globale.
L’OMS, l’OMM insieme al Global Heat Health Information Network, hanno recentemente pubblicato una guida su come gestire l’impatto combinato di ondate di calore e covid-19.
Non potremo servirci di tutte le misure che abitualmente usiamo per proteggere la popolazione durante questi eventi, perché non compatibili con le misure di contenimento della pandemia. Un classico esempio sono i rifugi di emergenza, che si possono considerare come un assembramento.
Inoltre alcune persone potrebbero non voler raggiungere i rifugi per timore del contagio. O ancora, i costi affrontati per contenere la pandemia, potrebbero rendere più complesso far fronte agli eventi eccezionali.