Cortina d’Ampezzo diventa plastic free dal 1° di luglio. Addio alla plastica sulle dolomiti per ridurre l’inquinamento e l’impatto ambientale.
Cortina d’Ampezzo diventerà plastic free dal 1° luglio per ridurre l’impatto ambientale dei turisti. A breve partirà la fase 3, momento in cui gli italiani potranno tornare come turisti nella cittadina delle Dolomiti. Questi turisti potranno mangiare al ristorante, bere ai bar o anche acquistare prodotti da asporto: le confezioni, le stoviglie e le cannucce non saranno di plastica ma di materiale biodegradabile o compostabile.
La scelta plastic free
La scelta è del Comune attraverso un’ordinanza e ne ha parlato Paola Coletti, Assessore del Comune di Cortina d’Ampezzo. Questa decisione riguarda anche tutte le organizzazioni turistiche, associazioni che organizzano feste, fiere e sagre che somministrano pasti, bevande in tutto il territorio comunale di Cortina d’Ampezzo.
L’assessore ha detto che la plastica monouso ormai è parte della nostra vita quotidiana, abitudine d’uso che dobbiamo eradicare. Per questo motivo, abbiamo il dovere di contribuire alla riduzione dell’uso della plastica.
“Il riciclaggio non basta, è necessario ridurne la produzione. E spingere i produttori all’utilizzo di materiali non solo biodegradabili, ma compostabili, affinché l’impatto delle nostre azioni quotidiane non lasci tracce negative sul futuro. Cortina si inserisce, dunque, tra le località montane che tornano “alle origini” anche nei rifugi dove, solo alcuni anni fa, era normale consuetudine utilizzare bicchieri e caraffe in vetro senza ricorrere alla plastica”
I prodotti di plastica ancora nei magazzini potranno essere utilizzati per due mesi. Si tratta di un’iniziativa che specifica quella già fatta a giugno 2019, grazie alla compagna del Ministero dell’Ambiente “Plastic Free Challenge”. Era stata bandita la plastica negli uffici dell’amministrazione comunale.
Sul sito ufficiale del comune si legge che la Regina delle Dolomiti desidera creare il “Modello Cortina”, che mira a tutelare la qualità di vita di cittadini, turisti e nel contempo salvare l’ambiente naturale, con un occhio alla resistenza socio-economica.