Il caso di Mario Bozzoli ha delle novità in merito a degli atti di indagine che sono a carico del nipote Giacomo Bozzoli.
Mario Bozzoli è scomparso l’8 ottobre 2015 dopo aver telefonato alla moglie e mentre era dentro la sua azienda. Ci sarebbero ora nuovi atti nei confronti del nipote Giacomo.
Le novità sul caso dell’imprenditore scomparso
L’udienza preliminare che era stata fissata per l’11 giugno è stata rimandata al 29 ottobre 2020. In questa sede tra i punti anche quello del rinvio a giudizio del nipote Giacomo.
Il nipote è infatti accusato di omicidio e distruzione del cadavere nei confronti dello zio. La Procura di Brescia ha formulato l’accusa di omicidio aggravato dalla premeditazione e occultamento di cadavere.
Come si legge da UrbanPost, il rinvio è stato deciso dalla Procura per lo studio e la valutazione dei nuovi atti che sono stati depositati in merito al caso. Il nipote Giacomo non era presente in aula mentre la moglie e i figli della vittima erano presenti.
La difesa e le parole degli avvocati difensori
Gli avvocati difensori ribadiscono da sempre l’innocenza di Giacomo vista l’assenza delle prove, nonostante sia stati rivelati non pochi screzi tra zio e nipote.
I testimoni hanno confermato quanto sopra, tra questi anche l’ex fidanzata di Giacomo. L’uomo oggi è l’unico indagato.
Il fratello Alex e i due operai che erano presenti in fabbrica la notte della sparizione dell’imprenditore non sono più tra gli indagati: la Procura Generale di Brescia ne ha richiesto l’archiviazione.
Ulteriori dettagli nei prossimi giorni.