WhatsApp Pay: Mark Zuckerberg ha annunciato l’arrivo di un nuovo sistema di pagamenti
Presentando i risultati economici e gli ultimi dati della community Facebook, il Founder Mark Zuckerberg ha annunciato un nuovo sistema per i pagamenti via chat: WhatsApp Pay.
Il nuovo sistema di pagamento sarà rilasciato «in diversi Paesi» entro i prossimi sei mesi, ma non è ancora noto se e quando arriverà anche in Italia.
WhatsApp Pay è una funzione di pagamento via chat che consentirà agli utenti di effettuare transazioni tramite WhatsApp al proprio elenco di contatti.
È un servizio di pagamento basato su UPI che ti consentirà sia di inviare che di ricevere denaro. È stato sviluppato dalla National Payments Corporation of India (NPCI).
WhatsApp Pay permetterà di inviare denaro ai propri contatti («in modo rapido e semplice come quando mandi una foto») o effettuare pagamenti sui siti di E-Commerce abilitati tramite chat.
Per utilizzarlo, basterà collegare il proprio account di WhatsApp alla propria carta di credito.
WhatsApp Pay: quando è stato introdotto?
WhatsApp Pay è stato lanciato a febbraio 2018 in India nell’ambito di una partnership con ICICI Bank.
Il 7 febbraio 2020, l’app di messaggistica ha ricevuto l’approvazione di NPCI per implementare il suo servizio di pagamento digitale in modo graduale.
Nella prima fase, WhatsApp offrirà servizi di pagamento a 10 milioni di utenti nel paese.
Come abilitare WhatsApp Pay?
Per utilizzare WhatsApp Pay, un utente deve avviare un pagamento a un contatto. Una volta ricevuta la richiesta, l’utente può configurare il proprio account UPI su WhatsApp.
Come usare WhatsApp Pay?
Gli utenti possono inviare denaro direttamente tramite chat toccando l’icona del file di condivisione e selezionando “pagamento”.
La sezione “pagamento” è disponibile nel menu di scelta rapida.
Gli utenti possono controllare la cronologia delle transazioni e i dettagli dell’account in quella sezione.
Il sistema di pagamento funziona con il metodo UPI (Unified Payments Interface), in cui è possibile avviare trasferimenti di fondi senza dover fornire numeri di conto bancario e codici IFSC dei destinatari.