Mario Biondo, i genitori insorgono a La Vita in Diretta e parlano della morte del figlio che non è da considerarsi un suicidio.
Nella puntata di ieri de La Vita in Diretta, il caso di Mario Biondo è stato nuovamente analizzato ed emergono le parole dei genitori, che vogliono giustizia e verità per quanto accaduto al figlio.
Il caso di Mario Biondo a La Vita in Diretta
Il caso del povero cameraman trovato morto impiccato il 30 maggio 2013 è stato analizzato nuovamente a La Vita in Diretta.
Tantissime le indagini e le supposizioni che portano ad un suicidio del giovane, mentre i genitori vanno avanti per la loro strada al fine di far emergere la verità. Gli agenti hanno affermato di aver trovato il corpo appeso ad una libreria molto esile.
Mamma Santina non si arrende:
“Conoscevamo bene nostro figlio, non si è suicidato. leggendo i fascicoli che sono pervenuti dalla Spagna quello che c’era scritto non era affatto convincente”
La mamma evidenzia che non sono state prese le impronte e che sia stato determinato il suicidio ancora prima di svolgere la prima autopsia:
“Non bisogna essere dei bravi esperti per studiare le foto del ritrovamento e forse non c’era bisogno neppure di una ulteriore autopsia. non ci si può impiccare in quella posizione e con un nodo alto: è stato posizionato quando era in rigor mortis”
In data 21 luglio si andrà a discutere in merito ad una possibile archiviazione del caso di Biondo a sette anni dalla sua morte.
Durante la trasmissione si è parlato anche della moglie Raquel. Mamma Santina vicino a papà Giuseppe ha sottolineato:
“non ha dimostrato alcun amore per mio figlio. ha vissuto tutto in maniera distaccata. ha qualcosa da nascondere?”