Votazione Raffaelle Cantone: scontro durissimo al Csm
L’ex presidente dell’Anac Raffaele Cantone tornerà a fare il magistrato alla Corte di Cassazione. Oggi il “sì” del Csm, che ha deliberato il suo rientro nel ruolo di magistrato dell’Ufficio del Massimario della Suprema Corte.
12 voti per lui contro gli 8 voti per l’attuale procuratore aggiunto di Salerno Luca Masini. Il Csm si è “spaccato” in due dopo una discussione accesa tra chi era a favore dell’ex presidente dell’Anac Raffaele Cantone e chi era contro.
Assente al momento della votazione il Procuratore Generale Giovanni Salvi, mentre il vice presidente Davide Ermini si è astenuto dalla votazione.
Al Csm lo scontro tra le tesi opposte è durissimo. Da una parte i “nemici” di Cantone, e dall’altra i sostenitori capeggiati dal relatore di Area Mario Suriano.
Lo stesso Cantone, dice Suriano,
“ha preferito rientrare in magistratura, mentre poteva ambire a ben altri incarichi”.
Anche Giuseppe Cascini, capogruppo di Area, la pensa allo stesso modo di Suriano.
Raffaele Cantone: chi è il neo eletto Procuratore di Perugia
Nato a Napoli nel 1963 Raffaele Cantone è un magistrato, saggista e accademico italiano, che dal 27 marzo 2014 al 23 ottobre 2019, ha ricoperto la carica di Presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione.
Vive tutelato dal 1999 e sottoposto a scorta dal 2003 dopo la scoperta del progetto di un attentato ai suoi danni organizzato dal clan dei Casalesi.
È stato consulente della Commissione parlamentare antimafia, partecipando anche alla redazione della relazione sulla criminalità organizzata di tipo camorristico in Campania.
Raffaele Cantone: gli incarichi politici
Oltre alla carriera di Magistrato Raffaele Cantone ha ricoperto diversi incarichi politici. Alla fine dell’anno 2011 è stato nominato dal Ministro per la Pubblica amministrazione Filippo Patroni Griffi componente della Commissione.
Il 24 marzo 2012, gli è stata conferita la cittadinanza onoraria del Comune di Cortona, e il 15 ottobre dello stesso anno ottiene quella del Comune di Agerola.
Il 27 marzo 2014 l’allora Presidente del Consiglio Matteo Renzi propone Cantone quale presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione.
Nel 2016 Cantone è stato nominato dal Ministro della Giustizia coordinatore del Tavolo tecnico “Mafie, corruzione e pubbliche amministrazioni” nell’ambito degli Stati generali della lotta alle mafie.
Nel luglio 2019, in una lettera aperta pubblicata sul sito dell’Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone ha annunciato l’intenzione di rientrare in magistratura
“per il manifestarsi di un diverso approccio culturale nei confronti dell’Anac e del suo ruolo”.