A 17 mesi di distanza dal terribile omicidio di Gorlago arriva la sentenza per Chiara Alessandri colpevole di aver ucciso la moglie del suo ex amante.
Omicidio volontario e soppressione di cadavere, la sentenza del tribunale di Brescia non lascia dubbi: Chiara Alessandri condannata a 30 anni per l’omicidio di Gorlago. I dettagli.
Uccisa e bruciata perchè era la moglie dell’ex amante
Sono passati 17 mesi dal terribile omicidio che si è consumato a Gorlago, piccolo centro nel bresciano ma il fatto è ancora vivo nella mente di tutti.
Una vita spezzata quella di Stefania Crotti, la 42enne mamma di una bambina di 8 anni e moglie di Stefano Del Bello 45 anni.
Un omicidio tutto al femminile che ha visto Stefania cadere vittima della folle gelosia di un’altra donna, Chiara Alessandri, ex amante di suo marito.
La Alessandri, 44anni, aveva per un periodo intrattenuto una relazione con il Del Bello ma quando questi aveva posto fine alla storia, la donna non era riuscita ad accettare la cosa.
La sua furia allora, fatta di mesi di persecuzioni, testimoniate da vari audio e messaggi diffusi da varie trasmissioni tra cui Quarto Grado, si era infine scagliata sulla povera Stefania.
Chiara Alessandri aveva così organizzato una trappola per la mamma di Martina che, attirandola nel suo garage e colpendola a martellate prima e dandole fuoco poi, in una zona boschiva presso Erbusco.
Tribunale condanna Chiara Alessandri a 30 anni
La Alessandri smascherata dalle indagini della Procura di Brescia non ha mai ammesso l’omicidio: sostiene infatti di aver colpito Stefania ma di averla abbandonata in campagna ancora viva.
Oggi è arrivata finalmente la sentenza del processo avvenuto con rito abbreviato che condanna la 44enne di Gorlasco a 30 anni di carcere.
Il giudice Alberto Pavan ha valutato la colpevolezza della donna sia per omicidio colposo che per soppressione di cadavere dal momento che la Alessandri aveva premeditato il delitto nei minimi particolari.