In merito al caos delle Procure Sergio Mattarella ha affermato che la popolazione deve ritrovare la fiducia e la credibilità nei confronti delle toghe. E sta proprio a loro svolgere questo compito.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ribadito, inoltre, che le toghe devono essere fedeli allo Stato e alla Costituzione.
Le parole del presidente
Come si legge su TgCom24, Sergio Mattarella si è pronunciato in merito al caos che si è scatenato in procura.
“La magistratura deve necessariamente impegnarsi a recuperare la credibilità e la fiducia dei cittadini, così gravemente messe in dubbio da recenti fatti di cronaca”.
Le parole sono state espresse durante la cerimonia che aveva il compito di commemorare l’assassinio di Nicola Giacumbi, Girolamo Minervini, Guido Galli, Mario Amato e Gaetano Costa, avvenuto 40 anni fa e dell’assassinio di Rosario Livatino, accaduto 30 anni fa. Erano tutti magistrati.
Il primo scandalo della procura risale ad un anno fa. Ma la distorsione è parecchio più ampia da allora.
Necessaria fedeltà alla costituzione
Per Mattarella è necessario che le toghe ribadiscano la loro fedeltà alla Costituzione. L’unica a cui bisognerebbe necessariamente attenersi. Quello in corso è un anno particolarmente difficile per la magistratura, anche perché ricorrono anniversari importanti.
David Ermini, vicepresidente del Csm, ha poi affermato che non si può chiedere ai magistrati di essere degli eroi ma nemmeno di svendere la loro professione per la carriera. Quelle che lui stesso ha chiamato con l’appellativo di toghe faccendiere. Come si legge su Tgcom egli ha continuato:
“Contrastare ogni scoria correntizia e mantenere l’autogoverno nel solco tracciato dalla Carta costituzionale è già ora e ancor più lo sarà nei mesi a venire il nostro quotidiano assillo, nella piena consapevolezza che ciò è quanto da noi si aspetta la grande maggioranza dei magistrati”.