Fuga da Alcatraz arriva in prima serata su La 7, scopriamo quando e la vera storia che ha ispirato il film del ’79 con Clint Eastwood
Scopriamo insieme tutti i dettagli della vera storia che ha ispirato il film Fuga da Alcatraz e quando verrà trasmesso in prima serata su La 7!
Il successo di Fuga da Alcatraz
Fuga da Alcatraz (Escape from Alcatraz) è un film del 1979 diretto da Don Siegel. La pellicola, girata proprio nella prigione di Alcatraz 15 anni dopo la sua chiusura permanente, si basa sul libro “Escape from Alcatraz” di J. Campbell Bruce.
Il film descrive la vera storia dell’evasione di tre detenuti, Frank Morris e i fratelli John e Clarence Anglin, avvenuta nella notte dell’11 giugno 1962. Nel cast compaiono Clint Eastwood nei panni di Frank Morris, Fred Ward in quelli di John Anglin e Jack Thibeau in quelli di Clarence Anglin.
La 7 ha deciso di trasmettere il film di successo in prima serata alle 21.15, lunedì 22 giugno 2020. Per l’occasione, scopriamo insieme tutti i dettagli relativi alla storia vera che ha ispirato il film!
La vera storia che ha ispirato il film
La prigione di Alcatraz rimase aperta per 29 anni e fu il carcere più temuto d’America. Molti detenuti tentarono la fuga, ma soltanto 3 riuscirono a completare il piano. Si tratta di Frank Morris e dei fratelli John e Clarence Anglin.
I tre avevano commesso delle rapine in banca che li avevano costretti a restare incarcerati in una cella fredda e per nulla familiare. Frank sarebbe dovuto restare lì per 14 lunghi anni, così decide di pianificare una precisa fuga con l’aiuto dei fratelli Anglin.
Questi, dal canto loro, erano capaci di nuotare e di percorrere lunghe distanze nelle fredde acque del lago Michigan durante i mesi invernali. Una capacità necessaria per sopravvivere all’ampio lago ghiacciato che circondava la prigione.
I 3 si conobbero durante il loro periodo di prigionia trascorso nel penitenziario federale di Atlanta. Successivamente, si incontrarono di nuovo ad Alcatraz, dove alloggiavano nello stesso livello e dove, nel 1961, iniziarono a progettare la fuga.
I 2 fratelli usarono dei cucchiai per scavare dei buchi attraverso i muri delle loro celle durante la notte, mentre Morris suonava la fisarmonica per coprire i rumori generati dallo scavo. Durante il giorno, i buchi venivano coperti con del cartone dipinto.
Gli uomini costruirono poi una sorta di zattera e delle ricostruzioni delle loro teste, ricavate da gesso e carta igienica, che vennero lasciate sui loro letti, per illudere le guardie che si trovassero lì.
Furono necessari mesi di preparazione per riuscire a realizzare il tutto, dopo di che arrivò la notte tanto attesa dell’11 giugno del 1962.
I 3 detenuti scalarono un muro alto circa quindici metri, dopo di che riuscirono a scavalcare altre due recinzioni di filo spinato. Il trio passò totalmente inosservato alle guardie e riuscì a spostarsi sulla battigia per gonfiare la rudimentale zattera.
In quel momento erano da poco trascorse le dieci di sera e i tre fuorilegge scomparvero nel nulla durante una notte di nebbia, navigando tra le acque fredde che circondavano la prigione. Da quel momento, di loro non si seppe più nulla, fino a quando nel 2013 il Dipartimento di Polizia di San Francisco non ricevette una lettera.
“Mi chiamo John Anglin. Sono fuggito da Alcatraz nel giugno 1962 con mio fratello Clarence e Frank Morris”.
Nella lettera, il mittente spiegava di essere l’ultimo membro del trio in vita. I suoi compagni, infatti, erano morti anni prima, Morris nel 2005 e Clarence nel 2011. Chiedeva, inoltre, di ricevere una pena detentiva di un anno per avere le cure mediche volte ad alleviare il male causatogli da un tumore.