Accolto il patteggiamento per il disastro dell’alluvione di Genova. L’evento causò la morte di 6 persone, tra cui due bambine.
L’alluvione del 2011 mise in ginocchio la città di Genova.
Accolto il patteggiamento
Come riferisce anche Il Fatto Quotidiano, i giudici hanno accolto la richiesta di patteggiamento a 3 anni dell’ex sindaco di Genova, Marta Vincenzi.
Il processo d’appello bis è quello per l’alluvione di Genova del 2011, a causa del quale morirono 6 donne, tra cui due bambine. Le vittime morirono tutte in via Fereggiano: una madre con le sue due figlie di 1 e 8 anni rifugiatesi in un portone, una diciannovenne rimasta schiacciata da una vettura, un’altra donna e l’edicolante travolta con il suo chiosco all’incrocio tra Via Fereggiano, Corso De Stefanis e Corso Sardegna.
L’ex sindaca, che aveva dichiarato di sentirsi del tutto innocente riguardo a quanto accaduto, era stata condannata in primo e secondo grado a 5 anni, per disastro e omicidio colposo plurimo. L’accusa di falso per la Vincenzi era in parte caduta.
Oltre a Marta Vincenzi, hanno patteggiato 3 anni e 4 mesi Gianfranco Delponte ,dirigente comunale, e l’ex assessore Francesco Scidone, 2 anni e 4 mesi invece per Pierpaolo Cha, dirigente comunale.
Niente carcere per gli imputati
Con i patteggiamenti gli imputati eviteranno il carcere e potranno chiedere l’affidamento in prova ai servizi sociali.
Secondo quanto si legge nella sentenza della corte di Cassazione, il Comune era impreparato di fronte ad un evento come quello dell’alluvione.
“La macchina allestita fu colposamente insufficiente e inefficiente”
Lo scorso mese di febbraio i familiari delle sei vittime hanno ricevuto i risarcimenti da parte del Comune di Genova e sono quindi usciti dal processo.