Per Pierpaolo Sileri non si tratta di una seconda ondata ma soltanto di focolai e, dunque, di un’epidemia controllata.
Ai microfoni del Corriere della Sera Pierpaolo Sileri si è pronunciato sul coronavirus.
Una serie di focolai
Per Pierpaolo Sileri, intervistato in esclusiva dal Corriere della Sera, il ritorno del coronavirus avverrà sotto forma di epidemia controllata. Semplicemente una serie di focolai. Nonostante l’Organizzazione Mondiale della Sanità abbia descritto uno scenario poco allarmista per l’Italia, il viceministro della salute non è sulla stessa linea di pensiero. L’Oms ha assimilato il covid-19 all’epidemia spagnola del 1918. Per Sileri il covid-19 non potrà essere tale. All’epoca, infatti, mancavano le cure. Oggi, il viceministro, si prefigura uno scenario caratterizzato da tanti diversi focolai che, però, verranno presi in tempo e circoscritti. Verranno istituite zone rosse e verranno aumentati i tamponi. Sileri ha fiducia nella tecnica di tracciamento dei casi positivi.
Il virus circola di meno
Per Sileri il virus non si è indebolito, semplicemente circola di meno. Forse proprio grazie al buonsenso degli italiani che continueranno ad usare la mascherina. Senza un ipotetica cura e vaccino non potrà essere raggiunto il contagio zero. Come si legge su il Corriere Sileri ha affermato:
“Vincere la battaglia col virus non significa eliminarlo completamente. Vuole dire passare da un’ondata violenta ad una fase di controllo. Ed è quella che stiamo vivendo. Per ora l’obiettivo è stato centrato”.
Tra gli obbiettivi del ministero ci sono: svuotare gli ospedali dai malati di Covid-19, salvaguardare gli anziani, circoscrivere i focolai, essere responsabili senza dimenticare che il virus c’è ancora tra noi senza aver esaurito la sua carica virale.