Il presidente della Repubblica Mattarella ha ricordato la strage di Ustica come una ferita profonda per il paese e per la quale è necessario fare chiarezza.
Oltre a Mattarella, anche Giuseppe Conte ha detto la sua su Ustica. Per lui le ricerche devono essere ancora condotte.
Il quarantesimo dalla strage
In occasione dei quarant’anni dalla strage di Ustica, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha affermato che si tratta ancora di una ferita profonda per l’Italia. Come si legge su Repubblica, il presidente ha affermato:
“Sentiamo ancora più forte il legame di solidarietà con i familiari delle ottantuno vittime e ci uniamo nel ricordo di chi allora perse la vita, con una ferita profonda nella nostra comunità nazionale”.
Furono 81 le vittime della strage e ancora non è stata fatta chiarezza sulla caduta dell’aereo. Nonostante questo, Mattarella ha affermato che è stata fatta tanta strada sulle indagini.
I parenti delle vittime chiedono che venga fatta chiarezza
Il capo dello Stato ha affermato che è stato grazie alla passione e all’impegno degli uomini di stato che sono stati fatti dei grandi passi nelle indagini. Nonostante questo, è necessario che le istituzioni collaborino per trovare la verità.
Anche Conte ha evidenziato che le ricerche dovranno essere condotte senza sosta perché la ferita della strage è ancora aperta nel nostro paese. Il solo ricordo non basta. Conte ha assicurato che verrà ampliato il perimetro delle ricerche.
Anche Roberto Fico, presidente della Camera, è intervenuto a sua volta nella cerimonia di ricordo affermando che sono state determinanti le richieste di verità da parte dei parenti delle vittime.