Tragedia in India dove durante il lockdown padre e figlio sono stati uccisi a sangue freddo per aver tenuto aperto il loro negozio.
India in rivolta per l’uccisione a sangue freddo durante il lockdown di padre e figlio: avevano tenuto il negozio aperto.
Padre e figlio uccisi dalla polizia
Sono ore di tensione in India dopo che padre e figlio, commercianti, sono stati picchiati a morte all’interno del commissariato di polizia dove sono stati portati. I due uomini sono stati arrestati per non aver osservato le rigide regole del lockdown, avendo tenuto il negozio sempre aperto.
Come si evince dai media locali, sono stati fermati e arrestati dopo che gli agenti hanno scoperto che continuavano a tenere il negozio aperto e vendere nonostante il blocco. La famiglia delle vittime ha evidenziato che sono stati picchiati, umiliati e torturati sino alla morte.
Un fatto agghiacciante di una settimana fa che ora sta scatenando proteste in gran parte del Paese. Il Governo ha sospeso di agenti in questione e vuole far luce sul fatto, offrendo alla famiglia circa 13mila euro di risarcimento: questo ha alimentato la polemica alla quale si sono aggiunti anche nomi illustri.
L’associazione Tamil Nadu Traders ha dichiarato che mercoledì tutti i negozi dello Stato resteranno chiusi e la magistratura attende i risultati dell’autopsia, per verificare la causa della morte. I tre medici verranno controllati tramite video dai periti dei familiari.
Padre e figlio sono morti in ospedale a seguito delle lunghe e dolorose torture inflitte presumibilmente dagli agenti.