Decreto Luglio: confermato il nuovo scostamento di bilancio
Il Governo Conte è al lavoro per varare il Decreto Luglio ed è risultato imminente e confermato il nuovo scostamento di bilancio.
Il decreto sarà finanziato a deficit, con un nuovo scostamento di Bilancio che l’esecutivo si prepara a chiedere al Parlamento.
Il Ministro dell’Economia Gualtieri commenta:
«Il Governo è al lavoro nella definizione del perimetro e dell’entità complessiva».
Il DL Luglio o manovra estiva dovrebbe arrivare a metà luglio per un ammontare di risorse di 20 miliardi di euro, ma molto probabilmente il plafond non sarà di certo sufficiente.
Il rifinanziamento di Cassa integrazione, Regioni e Comuni assorbirà metà dei 20 miliardi di deficit che saranno chiesti al Parlamento.
Tra i capitoli di spesa ci sarà anche il miliardo di risorse necessarie per consentire la ripartenza della scuola, come già annunciato dal Premier Conte sabato 27 giugno.
È lo stesso Gualtieri ad indicare la destinazione principale dei fondi:
«potenziamento e prolungamento del sostegno al lavoro»,
ovvero della cassa integrazione e del blocco dei licenziamenti e sostegno agli enti locali.
Inoltre, sarà ulteriormente diluito il versamento delle imposte per le imprese penalizzate dalla crisi.
Ancora “braccio di ferro” sulla riduzione dell’ IVA che rimane un punto interrogativo, ma Conte è preoccupatissimo visto che vi è una mancata ripresa dei consumi.
Il Governo mira ad abbassare l’IVA sui pagamenti cashless per incentivare l’abbandono del denaro contante.
Sull’abbassamento dell’IVA:
«Appare non più rinviabile un intervento che riduca le aliquote sui redditi dei dipendenti e dei pensionati»,
ha sottolineato il Procuratore generale Fausta Di Grazia.
L’abbassamento temporaneo dell’IVA rappresenterebbe un intervento necessario in una situazione di emergenza.
DL Luglio: le aspettative delle Regioni e dei Comuni
I Comuni chiedono almeno 3 miliardi ed attendono il 10 luglio per capire come saranno distribuiti gli oltre 2,5 miliardi che ancora rimangono nel “fondone”.
I tecnici dei Governatori delle Regioni hanno stimato un “buco” di 4 miliardi, ma il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, sottolinea che sotto 2 miliardi non si può scendere.
Decreto Luglio: il nodo della riforma fiscale e della cassa integrazione
Altro nodo centrale da sciogliere è la Riforma fiscale: lo stesso Gualtieri ha annunciato l’intenzione del Governo Conte di far slittare al prossimo anno una parte delle rate dei pagamenti sospesi fino al 16 settembre.
Il blocco riguarderebbe versamenti per quasi 21 miliardi da parte delle imprese più colpite dalla crisi.
“Riteniamo appropriato modificare lo schema di proroga”
delle scadenze fiscali e
“intendiamo intervenire per diluire maggiormente i pagamenti di imposte rinviate in modo da alleggerire il carico fiscale per le imprese che hanno subito maggiormente l’impatto del coronavirus e della crisi economica”,
ha sottolineato il ministro Gualtieri, che spiega che
“tutto ciò che va oltre il 2020 ha un impatto di bilancio e quindi dovrà essere effettuato sulla base di un’autorizzazione di spesa”.
Ancora più insidiosa è la questione del rifinanziamento della Cassa Integrazione, che avrebbe bisogno di 5 miliardi al mese.
Pd e M5S concordano sul fatto che la spesa andrebbe ridotta, ma è difficile trovare un punto di intesa visto che le opinioni sono discordanti.
Decreto Luglio: Zingaretti chiede di chiudere i dossier “aperti”
Zingaretti chiede di
«chiudere i dossier aperti».
Lo stesso Conte la pensa con il Governatore della Regione Lazio e convoca un vertice di maggioranza.
Dunque, è possibile che il Dossier “Autostrade” sia destinato a chiudersi: riduzione della quota Benetton e ingresso dello Stato con la Cassa depositi e prestiti e con la holding F21.
Altro pilastro sarà il rafforzamento del sostegno al reddito.
“Stiamo lavorando con il ministro Catalfo sulle dimensioni, le forme, le modalità di potenziamento delle misure di sostegno al reddito”,
ha riferito Gualtieri.