Durante il periodo da lockdown per coronavirus le violenze domestiche e i reati hanno subito un forte incremento. Ecco i dati.
Il lockdown ha provocato molti problemi tra i quali un aumento notevole di reati e violenze domestiche. I dati non fanno ben sperare.
I dati su reati e violenze degli ultimi mesi
Durante il periodo di chiusura totale per il coronavirus sono aumenti i casi di violenza di genere. Tra violenze, maltrattamenti, stupri e atti persecutori i casi a fine maggio 2020 sono passati da 886 a 1080.
Il Report dell’Organismo permanente di monitoraggio ha elaborato questi dati mettendo in luce che il reato più violento è quello contro i conviventi e familiari. Nonostante ci siano stati meno femminicidi sono aumentati i maltrattamenti:
- Dal primo marzo al 10 maggio c’è una diminuzione dei femminici al 46,67%
- Stesso periodo aumentano le telefonate al numero antiviolenza, con richiesta di aiuto da parte di donne maltrattate dal proprio marito/convivente
Questo dato in aumento mette in luce anche il grande senso di paura e abbandono durante il periodo di chiusura totale, dove la maggior parte delle persone si sono sentite in pericolo e hanno avuto difficoltà a gestire le situazioni.
Secondo la Criminalpol sono diminuiti gli stupri ma c’è il rischio che ora con la fase 3 i dati tornino ad essere nuovamente in aumento. Tra le vicende di violenza delle ultime ore si cita il padre che ha ucciso i suoi due gemelli per vendicarsi della moglie e l’uomo trovato morto in casa con la moglie ferita gravemente a Grosseto (ipotesi che sia stato un tentativo di omicidio e suicidio).