Da luglio multe salate per chi dona una somma in contanti superiore ai 2000 euro.
Novità in arrivo per chi dona o presta 2000 euro in contanti: a partire dal primo luglio è scattata la nuova soglia massima prevista per l’uso dei contanti.
Chi non rispetta il nuovo limite pari a 2000 euro e paga in contanti con cifre superiori a quelle indicate, scattano sanzioni amministrative pesanti.
Vengono irrogate sanzioni salatissime che andranno da un minimo di 3000 euro a un massimo di 50000 euro a seconda della gravità dell’infrazione.
Ad essere sanzionati saranno sia il soggetto che paga sia colui che riceve un ammontare in contanti che supera la soglia dei 2000 euro.
La soglia dei duemila euro non si limita solo alla compravendita di beni e servizi, ma vale anche se si fanno donazioni o si prestano soldi a parenti e amici.
In sintesi la nuova soglia comporta che:
- fino a 1.999 euro è possibile trasferire in contanti ad un’altra persona/azienda;
- dai 2.000 euro è necessario utilizzare strumenti tracciabili (bonifico bancario, carta di credito, ecc.) per poter trasferire fondi monetari.
- Soglia limite pagamento contanti 2020 fino a 250.000 euro la sanzione irrogata va da 2.000 a 50.000 euro,
- Soglia limite pagamento contanti 2020 oltre i 250.000 euro la sanzione irrogata va da 15.000 a 250.000 euro.
Da luglio parte la nuova stretta sull’uso dei contanti
Nella legge di Bilancio approvata a dicembre dello scorso anno è stata prevista la nuova stretta sull’uso del denaro contante.
Per l’anno 2020 si prevede una progressiva riduzione dell’uso del contante per pagamenti di beni e servizi: dal 1° luglio 2020 il tetto massimo di spesa in contanti sia di 1999,99 euro.
Per cifre superiori è necessario ricorrere agli strumenti di pagamento tracciabili dal Fisco, come bancomat, carta di credito, bonifici, assegni e ogni altro strumento di pagamento elettronico.
A partire dal 2022 la soglia dei 2000 euro si abbasserà ulteriormente a 1000 euro.
La finalità della stretta all’uso del denaro contante è duplice: combattere l’evasione fiscale, disincentivare l’uso dei contanti e incentivare il ricorso all’uso della moneta elettronica.