Cinque migranti a bordo della Ocean Viking hanno minacciato il suicidio. A bordo la situazione resta piuttosto difficile.
La Ong Sos Mediterranee denuncia la presenza di migranti in stato di agitazione ed esasperazione.
La situazione sulla nave Ocean Viking
Non sembra placarsi la difficile situazione a bordo della Ocean Viking, la nave umanitaria che da alcuni giorni è bloccata in acqua dopo aver soccorso 180 migranti nel Mediterraneo.
L’imbarcazione umanitaria sta navigando vicino alle coste siciliane, ma né l’Italia né Malta al momento hanno offerto un porto sicuro di sbarco.
Ieri due naufraghi si sono gettati in mare e la Ong Sos ha denunciato una situazione molto difficile a bordo.
“Cinque sopravvissuti a bordo hanno minacciato il suicidio. I naufraghi mostrano evidenti segnali di agitazione, depressione ed estrema esasperazione. Questa angoscia mentale è causata tanto dal loro calvario in Libia, quanto dalla situazioni attuale, che per molti è insopportabile. Hanno tutti bisogno di sbarcare in un posto sicuro adesso”.
Gli attivisti dell’organizzazione non governativa hanno denunciato di essere stati nuovamente abbandonati in una situazione di limbo, senza sapere dove poter sbarcare.
Inoltre, hanno ricordato di aver soccorso 180 persone nelle zone di ricerca e soccorso, le cosiddette Sar, appartenenti sia al territorio maltese che a quello italiano.
A Roma e La Valletta sono state inviate richieste per l’individuazione di un porto sicuro, ma, almeno per ora, non è arrivata nessuna risposta.
La Commissione Ue ha ribattuto che non spetta all’organismo europeo trovare o assegnare un porto sicuro per lo sbarco dei migranti.
“Dipende dagli Stati membri e per questo li incoraggiamo a cooperare strettamente per trovare soluzioni nel Mediterraneo”
si legge nel comunicato dell’Ue.
Intanto il presidente della Regione Sicilia si è appellato al Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, perché individui altre navi per la quarantena obbligatoria dei migranti sbarcati sull’isola.