La revisione della sentenza sull’omicidio di Garlasco potrebbe essere sempre più vicina, una testimonianza clamorosa potrebbe essere la chiave.
Gli avvocati di Alberto Stasi ne sono certi: i presupposti per la revisione della sentenza sull’ omicidio di Garlasco ci sono tutti ed ora emergono dei clamorosi particolari inediti. Ecco quali.
La ragazza bionda e gli altri elementi inediti
Non ha pace la povera Chiara Poggi, trovata morta il 13 agosto 2007 nella sua casa di Garlasco.
Ad essere in carcere il suo ex fidanzato, ritenuto l’autore dell’efferato delitto che tutt’oggi però fa parlare per le numerose ombre che ancora si annidano sulla vicenda.
Solo ora a distanza di anni, alcuni elementi cominciano ad emergere, e sono particolari che se confermati, porterebbero alla revisione della sentenza. O così affermano i legali di stasi.
Il più clamoroso riguarda una testimonianza che risale alle prime fasi dell’indagine ed è stata deposta da Marco Muschitta, tecnico dell’Asm.
L’uomo avrebbe dichiarato di trovarsi nei pressi della villetta dei Poggi, la mattina dell’omicidio e di aver visto una ragazza in bicicletta.
La testimonianza risulta interessante poiché colloca in via Pascoli una giovane donna bionda coni capelli corti.
La descrizione riportata dall’uomo come si legge su Giallo ricorda una parente di Chiara, quel giorno a Garlasco.
La donna inoltre, in sella ad una bici nera come quella descritta dalla vicina, avrebbe avuto in una mano anche un oggetto compatibile con l’arma del delitto, mai trovata.
“Un piedistallo tipo da camino con in testa una pigna”
Per gli esperti la revisione è impossibile, ma sarà così?
La testimonianza di Muschitta non fu mai presa in considerazione nel processo, perché il tecnico ritrattò tutto subito dopo.
Secondo il nuovo pool difensivo di Stasi con a capo Laura Panciroli però la revisione dovrebbe tenerne conto.
Secondo l’avvocato questo ed altri elementi come il possesso delle chiavi di casa da parte di altri parenti di Chiara potrebbero risultare fondamentali.
Per altri esperti però la revisione resta un’opzione impossibile e:
“Sia destinata ad andare incontro all’ennesimo rigetto”
Ha dichiarato la criminologa Roberta Bruzzone al settimanale Giallo.