Una sfaccettatura del lockdown in Lombardia è il calo dell’inquinamento che ha messo al riparo 22.500 anni di vita.
Durante il lockdown in Lombardia l’inquinamento è sceso ed ha permesso di risparmiare oltre il 10 per cento delle vite umane perdute durante l’epidemia covid 19. Siamo in una delle regioni più inquinate nei paesi Ocse. Sono crollate le emissioni inquinanti da polveri sottili e biossido di azoto.
I dati e le conseguenze
Il pm 2.5 cioè il particolato fine, si è abbassato del 22% e l’azoto è calato del 36 secondo le rilevazioni di uno studio dell’istituto Rff-Cmcc European institute on economics and the environment (Eiee). Secondo i ricercatori sono stati salvate circa 22.500 anni di vita.
Questi calcoli sono stati svolti con l’aiuto di intelligenze artificiali quali il machine learning, l’apprendimento automatico. Il numero di anni è espresso in anni di vita in termini di morti premature. Si ha una riduzione dei rischi di malattie cardiovascolari, respiratori degli abitanti lombardi causate dagli inquinanti. Francesco Granella, ricercatore di Eiee e primo autore dello studio ha spiegato:
“Da febbraio a maggio, la riduzione dei pm2.5 ha salvato in Lombardia circa 8.500 anni di vita. La riduzione degli NO2 ne ha salvati circa 22.500,”
L’esperimento non replicabile
Il lockdown ha permesso di effettuare esperimenti mai replicabili per poter comprendere quali sono le relazioni tra inquinanti e relazioni. I dati rilevati sono importanti per le decisioni riguardo le politiche ambientali e antinquinamento. Secondo quanto detto Massimo Tavoni, direttore di Rff-Cmcc, European institute on economics and the environment (Eiee) e docente al Politecnico di Milano:
“Queste analisi ci ricordano la gravità degli effetti dell’inquinamento dell’aria, che in Italia è responsabile ogni anno del doppio dei decessi riconducibili ad oggi alla Covid-19. Si tratta di dati molto utili a comprendere come una profonda trasformazione verde dell’economia possa portare a benefici per la salute dei cittadini.”
Le emissioni sono ridotte grazie alla riduzione del traffico, trasporti, industria in modo parziale. Da qui deriva che le politiche che vogliono ridurre l’inquinamento, devono occuparsi di questi settori in modo mirato tenendo conto della stagionalità.