Morto Alessio Carulli. Era uno degli speleologi che si trovavano nella grotta sulla Majella, a Roccamorice. Aveva 42 anni.
Gli altri speleologi hanno raccontato che Carulli è stato sorpreso da una piena e non è stato in grado di salvarsi forse perché alle prime armi.
La tragedia nella notte
Uno degli speleologi rimasti bloccati a Roccamorice, in una grotta sulla Majella è morto. La tragedia si è consumata nella notte. Alessio Carulli era un geologo 42 enne della provincia di Chieti. Egli era uno speleologo alle prime armi e l’Ansa riporta che non era molto esperto. Ieri pomeriggio, 4 luglio, era rimasto insieme ad altri due speleologi. Le piogge forti li hanno sorpresi. Sono rimasti bloccati a settanta metri, in un passaggio. L’allarme era stato lanciato nel tardo pomeriggio.
Verso le 20, erano stati estratti vivi e in buone condizioni, i colleghi speleologi di 31 e 36 anni. Attualmente, gli uomini, sono ricoverati a Pescara per dei controlli. Tutti erano parte dello Speleo Club.
La dinamica dell’incidente
Ad estrarre il corpo senza vita dell’uomo è stato il Soccorso Alpino e Speleologico grazie al supporto dei Vigili del Fuoco che hanno drenato le acque. Fino all’ultimo i soccorritori hanno sperato di trovarlo vivo. Ci sono volute molte ore per ritrovarlo, fino alla mattina. L’uomo era rimasto intrappolato in una cavità che poi è stata invasa dall’acqua. Il cadavere è stato trasportato in un sentiero molto stretto per poi essere dato alle autorità. Ad assistere alle operazioni di recupero era presente anche Alessandro D’Ascanio, sindaco del paese di Roccamorice.