Un tunisino è stato picchiato a Jesolo è uno dei suoi quattro aggressori ha deciso di costituirsi. Il ragazzo è ricoverato in prognosi riservata.
Uno dei ragazzi che ha picchiato il tunisino a Jesolo ha detto di essersi fatto prendere la mano.
Cosa è successo
Un ragazzo tunisino di 38 anni è stato picchiato a Jesolo da quattro aggressori. Uno di questi ha deciso di costituirsi spontaneamente. Il pestaggio è stato abbastanza violento ed è accaduto la notte dello scorso 2 luglio tanto che il 38 enne si trova ricoverato all’Ospedale dell’Angelo di Venezia in prognosi riservata.
Uno dei quattro aggressori, tutti di circa 30 anni, ha deciso di costituirsi. Il ragazzo, che si chiama Nicolo ha raccontato, come si legge su TgCom24:
“Mi sono fatto prendere la mano, non so che cos’ho fatto. Volevo aiutare i miei cugini e la ragazza che veniva aggredita e a cui il tunisino aveva sputato addosso, ma poi ho perso la testa e ho agito senza pensare. Lui aveva il taser e lanciava delle bottigliette. Non ho mai alzato le mani in vita mia, spero che la prima volta non sia fatale per una persona: la mia unica preoccupazione adesso è che lui si salvi. Quello che ho fatto non può avere alcuna giustificazione”.
Chi è il ragazzo che ha confessato
Il ragazzo che ha confessato è un aiuto gondoliere ed è nato e cresciuto a Jesolo. Il pestaggio è avvenuto fuori da un bar. La violenza è stata immortalata da alcuni video di persone presenti fuori il locale. Nicolò, in un branco composto da quattro persone, incluso lui, si sono scagliati contro un uomo solo che non aveva possibilità di difendersi.
Le accuse per il gondoliere sono di lesioni personali gravissime in concorso con altre due persone. Questi ultimi sono due ragazzi di 30 anni di Jesolo, cugini di chi ha deposto, incensurati. A causa della follia di quella notte un uomo potrebbe perdere la vita.