Ponte di Genova, l’ultimatum del premier ad Aspi: “Proposta seria, o scatta la revoca”

Il premier Giuseppe Conte ha lanciato un ultimatum ad Autostrade per l’Italia sulla questione Ponte di Genova.

ponte genova

Intanto, la Consulta ha sottolineato la non illegittimità dell’inclusione di Aspi nella ricostruzione del ponte di Genova.

L’annuncio della De Micheli

Il nuovo ponte di Genova sarà gestito da Autostrade per l’Italia. A lanciare la bomba, lo scorso lunedì, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli.

Sarà quindi Aspi a gestirlo, almeno fino ad un’eventuale revoca della concessione, ipotesi che resta tuttora valida.

Nel testo della missiva della De Micheli viene fatta menzione non solo del rimando alla convenzione, ma anche della necessità di stipulare un protocollo d’intesa.

Inoltre, il ministro ha anche annunciato la disponibilità dei tecnici del Mit, per gestire la transizione.

Per quanto riguarda i cantieri sulle autostrade liguri, che stanno causando non pochi disagi agli automobilisti, la De Micheli ha spiegato che si sta pagando una mancanza di controlli di anni fa.

L’ultimatum di Conte

Intanto, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, lancia un ultimatum ad Autostrade per l’Italia.

Come riferisce anche Tgcom24, il premier ha sottolineato come il caso del ponte di Genova si trascini ormai da troppo tempo.

“La procedura di revoca è stata avviata e ci sono tutti i presupposti per realizzarla, perché gli inadempimenti sono oggettivi, molteplici e conclamati”

è la stoccata di Conte.

“O arriva una proposta della controparte che è vantaggiosa per lo Stato, oppure procediamo alla revoca, pur consapevoli che comporta insidie giuridiche”

ha detto il presidente del Consiglio.

D’altro canto, però, la Corte Costituzionale ha sottolineato la non illegittimità dell’estromissione di Aspi dalla ricostruzione del ponte di Genova.

La Corte costituzionale ha ritenuto non fondate le questioni relative all’esclusione legislativa di Autostrade per l’Italia dalla procedura con cui si sceglieranno le imprese a cui affidare la demolizione e di ricostruzione dell’infrastruttura ligure.

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