Una denuncia choc quella che arriva dal presidente della Camera di Commercio di Caserta, Tommaso De Simone. Figli dati in pegno per pagare gli usurai.
È quanto segnalato da De Simone, che ha sottolineato come il fenomeno dell’usura e, di conseguenza, il potere economico degli usurai sia cresciuto in maniera smisurata durante l’emergenza coronavirus.
La denuncia di De Simone
“figli dati in pegno e mandati a lavorare per pagare i debiti dei genitori con gli usurai”.
È la denuncia choc fatta dal presidente della Camera di Commercio di Caserta, Tommaso de Simone. Come riferisce anche Tgcom24, De Simone ha segnalato una situazione molto difficile.
Alcune famiglie, economicamente in difficoltà, manderebbero i loro figli a lavorare per saldare i debiti contratti con gli usurai.
Il rappresentante degli esercenti ha riportato le storie ascoltate da alcuni operatori economici.
Il fenomeno dell’usura sarebbe cresciuto in maniera esponenziale durante l’emergenza coronavirus, per via delle difficoltà economiche che molte famiglie hanno dovuto affrontare. Attività chiuse e mancanza di fondi avrebbero costretto molti, soprattutto al Sud, a rivolgersi agli usurai.
“Sono i figli a pagare spesso per le loro famiglie”
Quando i genitori non riescono più a ripagare i debiti contratti con gli usurai, entrano in gioco i figli. Sono loro che iniziano a lavorare per saldare i debiti dei genitori.
Lo strozzino chiede al padre di impiegarli in un’azienda a lui vicina, ma non riconducibile alla sua persona. Una sorta di copertura, insomma. In questo modo si salda il debito.