Un nuovo passatempo estivo sta spopolando, ideale anche per i bambini cioè acconciare la barba delle pannocchie del mais.
Acconciare la barba delle pannocchie del mais è il nuovo passatempo estivo che sta spopolando. Si tratta di un gioco ideale anche per i bambini, passando del tempo in mezzo alla natura.
Un’estate in mezzo alla natura
Le pannocchie sono di casa nella bella stagione, e forse avrete notato che sono dotati di filamenti fini colorati chiamata barba delle pannocchie del mais. Questa parte viene acconciata, in modo di creare delle pettinature data la loro somiglianza coi capelli umani o di una bambola.
Noti anche col nome capelli del mais, e sono dei filamenti di molti colori, che variano in base alla varietà. Non servono OGM, madre natura ci ha dato una bella tavolozza di colori, esistono quelle a più colori, bianchi, rossi, marroni, bianchi e giallastri. Questi filamenti non sono edibili e vengono eliminate prima di mangiare le pannocchie. Sono gli stilli dei fiori femminili della pianta del mais.
Le acconciature, un gioco naturale
Quando eliminiamo i ciuffi, possiamo usarli per far giocare i più piccoli ad acconciarli come chiome. Possiamo anche fare queste pettinature direttamente nel campo, con le pannocchie ancora attaccate alla pianta. Questa è forse la miglior soluzione, perché le barbe delle pannocchie, appassiranno in fretta.
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Possiamo seminare noi stessi le piante necessarie, anche in vaso. Non serve necessariamente un giardino o un orto. Se conosciamo un contadino, possiamo chiederne una o due in regalo con i capelli attaccati. Possiamo decorare le acconciature aggiungendo pietre, fiori o altre piante.
L’idea di acconciare i capelli delle pannocchie anche in Italia, è stata pubblicizzata dal gruppo Facebook Erbacce e Dintorni. Da tanto tempo troviamo foto condivise sui vari social di queste acconciature. Il tutto è nato in paesi dove le pannocchie sono consumate abitualmente ed è cibo popolare. Data la loro economicità erano usate come bambole a costo 0. Una soluzione intrigante, per offrire un gioco ai bambini più poveri.