L’ex giudice del Consiglio di Stato Francesco Bellomo torna agli arresti domiciliari. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame di Bari.
Secondo l’accusa, Bellomo imponeva dress code e codici di comportamento a 4 donne.
L’inchiesta
Bellomo era stato arrestato il 20 luglio dello scorso anno, su disposizione della magistratura di Bari e aveva trascorso 20 giorni agli arresti domiciliari.
L’ex giudice del Consiglio di Stato era finito agli arresti domiciliari per rispondere alle accuse di maltrattamento su quattro donne.
Con loro, secondo le accuse, pare che Bellomo avesse stipulato un contratto molto particolare che prevedeva minigonna e tacchi, nonché l’obbligo di non sposarsi.
Le ragazze inoltre l’obbligo di fedeltà assoluta. Il dress code imposto alle 4 vittime non prevedeva soltanto minigonna e tacchi, ma anche un abbigliamento austero per gli eventi burocratici e meno formale per i convegni.
La conferma dei domiciliari
Come riferisce anche Fanpage, l’ex giudice del Consiglio di stato torna ora agli arresti domiciliari.
Il Tribunale ha anche confermato la riqualificazione dei reati contestati. A formalizzare la decisione il Tribunale di Bari.
Secondo le accuse, Bellomo avrebbe anche compiuto un tentativo di estorsione nei confronti di un’altra sua ex corsista, costringendola a lasciare il lavoro in un’emittente locale.
Bellomo è ora a rischio processo. La Procura di Bari ne ha chiesto il rinvio a giudizio per i reati originariamente contestati di maltrattamenti, estorsione e di calunnia e minaccia nei confronti dell’attuale premier, Giuseppe Conte.
All’epoca dei fatti contestati, Conte era vicepresidente del Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa.