L’ISPRA ha diffuso uno studio che dimostra come i cambiamenti climatici stanno modificando le migrazioni degli uccelli.
Il 9 maggio in occasione della Giornata mondiale degli uccelli, l’ISPRA ha divulgato uno studio che dimostra come il cambiamento climatico influisca sulle migrazioni. Con il continuo anticipo della primavera in Europa, gli uccelli migranti sono in ritardo rispetto all’inizio della stagione in cui abbiamo maggior quantità di cibo.
I risultati dello studio
Negli ultimi 30 anni i dati raccolti dall’ISPRA monitorando le specie migratrici. Questo è possibile grazie alla tracciatura delle rotte di 6 specie e all’inanellamento fatto dall’Istituto. Le specie di cui si è tenuto conto sono usignolo, balia nera, beccafico, codirosso comune, cannaiola e torcicollo.
La balia ed il codirosso si stanno adattando molto bene al cambiamento climatico, anticipando la migrazione di un giorno ogni 3-4 anni. Con minor rapidità questo adattamento lo stanno facendo anche il torcicollo e la cannaiola. Infine usignolo e beccafico hanno uno scarso adattamento.
L’anticipo della migrazione
Cambia il clima e gli uccelli migrano prima. Abbiamo inverni miti e questo spinge gli uccelli ad accumulare meno peso. Solitamente gli uccelli acquistano peso per poter supere indenni la cattiva stagione. Ma la stagione meno fredda, rende questo del tutto inutile e pericoloso perché un uccello grasso, diventa una preda più facilmente catturabile. Per esempio dal 1983 il Pettirosso e la Capinera, hanno visto il loro peso diminuire.
Gli uccelli che migrano sono strettamente legati alla stagionalità, per questo avvertono i costanti cambi dovuti al cambiamento climatico. Esso sta agendo mutando le abitudini di molta specie. Vengono definiti come araldi della primavera.
Gli uccelli forniscono informazioni con le loro abitudini, quando cambiano possiamo dire che abbiamo un mutamento climatico globale. Per poter sopravvivere dobbiamo modificare le nostre scelte e questo salverà gli uccelli e noi. Dobbiamo agire sulle politiche di conservazione, gestione ed uso sostenibile delle risorse naturali a livello mondiale, soltanto in questo modo potremo salvarci.