La tragica vicenda dell’elicottero precipitato nel Tevere alimenta i dubbi della figlia del pilota, che ora vuole la verità su cosa sia accaduto.
Con l’elicottero precipitato nel Tevere sono morti Domenico Careri di 78 anni e un’altra persona. Ora la figlia vuole capire cosa sia accaduto in quei tragici ultimi minuti.
I dubbi della figlia della vittima dell’elicottero
Domenico Careri di 78 anni era il pilota dell’elicottero modello R22 che è precipitato nelle acque del Tevere venerdì 10 luglio, nella zona della Riserva Naturale di Farfa.
L’uomo era un pilota esperto con alle spalle 30.000 ore di volo come Capitano Alitalia e una lunga carriera nel campo. La figlia di Careri ora vuole la verità per capire cosa sia accaduto a bordo del veivolo senza escludere un malore oppure un malfunzionamento improvviso.
Come si evince da Il Messaggero, la donna ha evidenziato:
“È impossibile che un pilota così esperto, così attento come lui volasse così basso. no, deve essere successo qualcosa”
Un uomo di 78 anni molto attivo, che stava ristrutturando la villa dove si era appena trasferito da solo e aveva da poco rinnovato il brevetto di volo.
Dalle prime ricostruzioni sembra essere stato fatale l’incontro tra l’elica e il cavo dell’alta tensione, posto a 15 metri da terra. Un incidente avvenuto in pochissimi secondi: nello schianto è morta anche l’amica Elena Andrioli di 70 anni.
Le Forze dell’Ordine hanno recuperato i corpi e poi successivamente il mezzo con l’aiuto di una gru: ora la Procura di Rieti ha aperto un fascicolo per definire le cause di questo drammatico incidente.