Il nuovo processo per l’omicidio Vannini fa emergere nuovi dettagli. Come la rivelazione di Federico Ciontoli in merito all’auto del padre: perché era stata spostata?
Omicidio Vannini in prima linea con l’inizio del nuovo processo dove la famiglia Ciontoli dovrà rispondere di quanto accaduto durante quella tragica notte.
La rivelazione di Federico Ciontoli
È iniziato il nuovo processo per l’omicidio del povero Marco, dove Federico Ciontoli è stato chiamato come prima persona a testimoniare. Tra le varie – come riporta UrbanPost – Federico ha risposto sul fatto dell’auto del padre.
Per capire bene bisogna fare un passo indietro. La vicina di casa Maria Cristina Imperato era stata intervistata a Le Iene in merito a quella tragica notte:
“Antonio ciontoli per 20 anni ha parcheggiato la sua auto davanti al cancello, quella sera non c’era. stava in mezzo alla strada ed era assurdo”
La difesa della famiglia Vannini aveva chiesto che la signora fosse chiamata come testimone, ma la Corte di Cassazione ha negato la richiesta. La testimone che verrà ascoltata – come richiesto dalla difesa – sarà Viola Giorgini il 9 settembre.
Federico Ciontoli l’8 luglio ha fatto delle dichiarazioni spontanee, ricostruendo quanto accaduto durante la notte. Per la questione dell’auto – sempre come si evince – ha dichiarato:
“l’arrivo dell’ambulanza fu per me il primo momento in cui l’agitazione si avventò, perché era quello che avevo voluto fin dal primo momento”
Evidenzia di aver girato per alcune vie perché l’ambulanza stava tardando:
“e quando arrivò, dopo avergli fatto cenno in strada per indicare il cancello di casa, mi accorsi che non c’era posto per parcheggiare l’ambulanza perché la macchina di mio padre era davanti al cancello”
Sempre secondo il racconto, è stato in quel momento che ha deciso di spostare l’auto del padre:
“poteva essere d’intralcio. girai per un po’ di tempo ma essendo domenica sera non c’erano posti dove parcheggiare l’auto. così dopo aver fatto vari giri, decisi di lasciare la macchina davanti al passo carrabile”