Chi era Paolo Borsellino, il celebre magistrato, simbolo della lotta contro Cosa Nostra, crudelmente ucciso nell’attentato del 1992
Scopriamo insieme tutti i dettagli relativi alla vita di Paolo Borsellino!
Chi era Paolo Borsellino
Nasce a Palermo, il 19 gennaio del 1940. Si laurea in Giurisprudenza, dopo di che entra in magistratura nel 1963.
Nel 1975 viene trasferito all’Ufficio istruzione del tribunale di Palermo, dove stringe un rapporto con il suo superiore, Rocco Chinnici.
Fu proprio Chinnici ha istituire il cosiddetto “pool antimafia”, formato da un gruppo di giudici, che si sarebbero occupati solo dei reati di stampo mafioso.
Borsellino fece parte del pool e continuò a battersi contro la Mafia anche dopo la morte di Chinnici. A metà degli anni ’80, assieme a Giovanni Falcone, Borsellino istituisce il maxi-processo di Palermo, basato sulle dichiarazioni del pentito Tommaso Buscetta.
Lo storico procedimento portò a 342 condanne. Nel 1991, iniziarono a circolare voci che la mafia progettasse l’omicidio di Borsellino.
L’uomo era infatti uno dei magistrati più importanti del pool antimafia, un simbolo della lotta a Cosa Nostra. Venne ucciso, assieme alla sua scorta, in un attentato del 19 luglio del 1992, in via D’Amelio, a Palermo.
La sua morte, anche a distanza di anni, è ancora avvolta da misteri, come la sparizione della sua agenda rossa, e depistaggi, come dimostrato dai processi.
Vita privata e curiosità
Il 23 dicembre del 1968 sposa Agnese Piraino Leto. Dalla relazione tra i due nascono tre figli: Lucia Borsellino, nata nel 1969, Manfredi Borsellino, nato nel 1971, e Fiammetta Borsellino, nata invece nel 1973.
La famiglia del giudice porta avanti una battaglia costante per ottenere la verità sulla strage. I più impegnati nella lotta sono Fiammetta, che il 18 luglio del 2018 ha inviato a la Repubblica una lettera con 13 domande e il fratello Salvatore, che in diverse interviste ha parlato di “strage di Stato”.