In Iran hanno giustiziato l’informatore della CIA su Soleimani: ha rivelato informazioni top secret sui movimenti della forza Quds delle guardie rivoluzionarie islamiche.
L’Iran ha crudelmente giustiziato l’informatore della CIA su Soleimani: aveva rivelato informazioni vitali sui movimenti della forza Quds.
Mahmoud Mousavi Majd, l’informatore della posizione di Soleimani, è stato ucciso: la comunicazione della sua morte è arrivata dalla magistratura iraniana.
Oggi è stato giustiziato con l’accusa di spionaggio e rivelazione di informazioni vitali alla CIA e al Mossad.
Ha trasmesso informazioni top secret e vitali sui movimenti militari della forza Quds delle Guardie rivoluzionarie islamiche.
L’informazione vitale che l’ha condotto alla sua morte? Il luogo segreto dove allora si nascondeva il comandante Qasem Soleimani, ucciso a Baghdad dagli americani il 3 Gennaio.
Mahmoud Mousavi Majd era un collaboratore delle forze Quds, faceva solo da traduttore in apparenza. La sua residenza era in Siria dal 1990 dove c’è anche la sua famiglia, oggi in lacrime per la morte dell’uomo.
Chi era Qasem Soleimani
Il celebre comandante Qasem Soleimani è morto a 62 anni a Baghdad per mano degli americani.
Era un leader delle forze di mobilitazione popolare e si occupava delle operazioni segrete della Repubblica Islamica condotte all’estero.
Definito il generale iraniano più potente del Medio Oriente era comandante delle forze speciali Al Quds, braccio armato dei Pasdaran per le operazioni top secret all’estero.
Autore di quasi tutte le più importanti operazioni militari degli ultimi 20 anni dall’Afghanistan al Libano alla Siria.
Negli anni ’80 durante la guerra con l’Iraq la sua fama è cresciuta esponenzialmente grazie alle sue doti militari eccellenti.
Era capace di infiltrarsi nel territorio nemico e portare sempre a termine le operazioni soprattutto quelle ad alto rischio. Nel 1988 infatti diventò comandante del gruppo d’elite delle Al Quds.
In base alle dichiarazioni del Pentagono, le operazioni che il generale Soleimani ha guidato hanno provocato la morte certa di almeno 610 soldati soltanto tra il 2003 e il 2011: il generale della morte.
Tra le operazioni attribuite alle Quds di Soleimani ci sono anche molti complotti in Asia e in Sud America, perfino un fallito attentato nel 2011.
L’obiettivo era uccidere l’ambasciatore dell’Arabia Saudita negli Stati Uniti mentre si trovava in un ristorante a Georgetown ma l’operazione non andò secondo i piani.